venerdì 25 febbraio 2011

Nepal: Shivaratri a pagamento

Mentre il Governo cerca  di trovare un accordo di stabilità, il resto dei nepalesi si prepara alla notte di Shiva. Mercoledì 2 Marzo si festeggia Shivaratri. Lo scorso anno se ne è parlato approfonditamente qui.


Quest'anno c'è un'interessante novità. Il Pashupati Area Development Trust (PADT), l'ente che gestisce il noto tempio shivaista dove si terrà la festa, ha proposto per quest'anno  il pagamento di un biglietto per velocizzare le lunghe code di ingresso alla zona sacra. Il biglietto costa circa 1000 NRS, una cifra spropositata per la maggior parte dei nepalesi.
 Molte banche (Nepal SBI, Everest Bank e Punjab Nat Bank) si sono adoperate per stampare e distribuire preventivamente questi "sacri ingressi". La vendita anticipate permette tacitamente l'acquisto dell'"holy -ticket" anche ai non -hindu, fattore assolutamente da scongiurare se si considera che la zona più sacra di Pashupati è assolutamente vietata a turisti o stranieri appartenenti ad altre religioni. 
Lo Shivarattri richiama annualmente migliaia di fedeli. Ci si è dunque organizzati in tempo con la stampa dei primi 25.000 biglietti di ingresso. Un discreto guadagno per il PADT! 
A poche settimane dalla polemica per le sepolture dei cristiani, le acque del Bagmati tornano a brontolare, e lo fanno attraverso la voce di Bharat Mani Jangam, scritture e attivista hindu, che ritiene vergognoso dover pagare per accostarsi alle proprie divinità. In un paese dove il sistema delle caste è ancora forte, l'introduzione del denaro per accessi facilitati al sacro non fa che aumentare il divario tra ricchi e poveri.
Forse a molti non resterà altro che guardare da lontano. 

mercoledì 16 febbraio 2011

Nepal:Governo instabile pungolato dai maoisti

Quella che sembrava una svolta si è rivelata una bolla di sapone. Il 4 Febbraio il Nepal ha eletto il suo Primo Ministro  anche grazie al ritiro dalle elezioni del leader dei maoisti.  Dopo gli applausi per la scelta politica e la possibilità di formare un nuovo governo stabile, la delusione arriva proprio in merito al vecchio partito al potere.
Il leader Prachanda rivendica un presunto accordo pre-elettorare  con Khanal. In virtù di tale accordo, i maoisti richiedono i ministeri dell’Interno e della Difesa, nonché il reintegro dei guerriglieri maoisti nell’esercito regolare. Se ciò non dovesse accadere sarebbe prevista la formazione di un esercito parallelo formato esclusivamente da ex militanti.
Prachanda sa di avere il coltello dalla parte del manico. Se non verrà rispettato l’accordo non si otterranno i numeri necessari per il governo stabile. Il terremoto politico giunge proprio da coloro che sembravano aver assicurato la possibilità di un cambiamento.
I maoisti sanno bene che questo non è il clima sereno per redigere una Costituzione. Nel frattempo, mentre il 28 Maggio- la nuova data limite- si avvicina,  i membri dell’Assemblea costituente assicurano che ci saranno eguali diritto per uomini e donne. A garantire i diritti femminili in Nepal c’è la National Woman’s Commision che terrà un Meeting a Kathmandu nei prossimi giorni. Almeno qualcosa!


venerdì 4 febbraio 2011

Notizie dal Nepal:eletto il Primo Ministro

A differenza dell'Italia, dove la politica sembra andare a rotoli, il Nepal arriva ad una svolta. Le elezioni si sono concluse con successo. La riforma elettorale, la volontà di cambiamento, la stanchezza per una situazione ormai al limite e il passo indietro dei maoisti hanno portato all'elezione di Jhalanath Khanal,il leader del CPN-UML, il partito comunista marxista-leninista. Non è certo un volto nuovo per i nepalesi, ma si è scongiurata l'ingerenza maoista!
Il partito maoista negli ultime mesi ha ammorbidito le sue posizioni. Forse è proprio grazie alla decisione di Prachanda di ritirarsi che si è arrivati ad un accordo. 
Il governo in arrivo sarà formato da una coalizione di piccoli partiti, maoisti compresi. Il Congress party rimane all'opposizione.


Il nuovo Primo Ministro è  ben consapevole della situazione in cui si trova il paese:
"We must move ahead very quickly or once again be plunged into crisis," 
"Parliament's main task is to draft the new national constitution and I can assure you that we will achieve that under my party's leadership of the next government."


La posizione moderatrice di Khanal potrebbe essere decisiva  per il raggiungimento degli obiettivi comuni: il reintegro degli ex guerriglieri e la nuova Costituzione.
Nonostante il recente concludersi della missione ONU in Nepal, il segretario  Ban Ki-moon ha manifestato la sua approvazione.


E' opportuno augurarsi stabilità e progresso.

giovedì 3 febbraio 2011

Nepal: al voto per la diciassettesima volta

Comunemente il numero 17 è associato a qualcosa di negativo. Scevro di superstizioni il Nepal tenta nuovamente l'lezione del Primo ministro, carica ormai vacante dal giugno 2010. Per ben 16 volte l'operazione non è andata a buon fine; complici il delicato clima politico e l'assenza di una maggioranza stabile.
I favoriti sarebbero i maoisti, Prachanda in testa, ma nessuno dei 4 partiti candidati (Maoisti,  Nepali Congress , Communist Party of Nepal  e  Madhesi People's Rights Forum) ha una maggioranza schiacciante.
La riforma elettorale, elaborata per far fronte a questa situazione, prevede il ripetersi dell'operazione di voto fino a 3 volte, per assicurarsi, si spera, un risultato chiaro.
Nel frattempo, vicino Pashupatinath, cristiani, musulmani e indù litigano e si contendono un posto per i loro morti. Gli indù nepalesi non hanno bisogno degli spazi necessari agli altri credi e non sono, forse giustamente, disposti a concedere parte di quel territorio sulle rive del  fiume Bgmati a loro caro per la cremazione dei loro cari.