lunedì 28 ottobre 2013

River to River 2013

Ringrazio ancora una volta Selvaggia Velo per le notizie inerenti l'imminente River to River 2013. Dopo il grandioso evento dello scorso anno, con il notissimo Amitabh Bachchan ecco le prime  proposte interessanti  per  quest'anno. Per saperne di più cliccate qui.


Dal 22 al 28 novembre al cinema Odeon di  Firenze arriva il  meglio
della cinematografia indiana contemporanea

La star e attivista indiana Shabana Azmi madrina del
13° River to River Florence Indian Film Festival

Alla Azmi sarà dedicata la prima retrospettiva italiana dei suoi film.
Il festival, dopo Firenze, sarà con il ‘best of’ al Nuovo Cinema Aquila di Roma
(29 novembre - 1 dicembre) e allo Spazio Oberdan di Milano (Febbraio 2014)


Sarà l’attrice pluripremiata e attivista indiana Shabana Azmi la madrina del 13° River to River Florence Indian Film Festival, unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, che si terrà a Firenze (Cinema Odeon, Piazza Strozzi 1) dal 22 al 28 novembre. In programma  oltre 40 film, tra prime nazionali, europee e mondiali e 4 eventi speciali, 1 retrospettiva, incontri con attori e registi e una mostra di arte contemporanea.

Shabana Azmi, attrice di oltre 120 pellicole, sarà l’ospite d’eccezione del festival - grazie al supporto dello store multibrand LUISAVIAROMA che sostiene l’arte e l’interazione tra le culture - e verrà omaggiata con la prima retrospettiva italiana dei suoi film, con la proiezione di capolavori quali Ankur (1974) di Shyam Benegal, Citta della Gioia (1992) di Roland Joffè e Fire (1996) di Deepa Mehta. La star è conosciuta in tutto il mondo anche per l’impegno nel sociale per i diritti delle donne e la lotta contro l’Aids, ed è rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione e ed è stata un membro dell’Assemblea degli Stati del Parlamento Indiano.


Il River to River, diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India in Italia e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, prosegue nel suo cammino di ricognizione nei territori del cinema indiano, per raccontare le mille facce di una realtà lontana e spesso poco conosciuta in Italia e in Europa, attraverso i film di registi noti e giovani talenti emergenti. La tredicesima edizione è suddivisa in tre sezioni: lungometraggi, documentari e cortometraggi.
 Sarà il pubblico a decretare per ciascuna categoria il vincitore del premio “River to River Bitebay Audience Award” che entrerà di diritto nella “collezione” di pellicole della Mediateca Regionale Toscana. Non mancherà il cinema di Bollywood, genere che sta riscuotendo consensi anche nel nostro Paese e, tra gli eventi speciali, il sodalizio artistico con l’Anifest - festival di cinema di animazione di Mumbai - presente con 5 cortometraggi di animazione in anteprima europea. Saranno inoltre proiettati 4 corti di altrettanti studenti
provenienti dal Film and Tv Institute of India e la Whistling Woods International, le due scuole di cinema più importanti del Paese.

Molti i momenti di approfondimento con attori e registi ospiti e altrettanti gli eventi collaterali: tra tutti lunedì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze con la Fondazione Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights/Europe e Nice Festival, in collaborazione con il River to River organizzano una giornata di conferenze sul tema del rispetto della donna (Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria), la giornata si concluderà con una proiezione serale sul tema della donna in India (Cinema Odeon). Durante il festival non mancheranno i momenti ludici, come  le lezioni di “danza Bollywood” (i balli tradizionali conosciuti dal grande pubblico grazie al cinema popolare indiano).

Una selezione dei “best of” e i film vincitori dell’edizione 2013 saranno proiettati a Roma, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, presso il Nuovo Cinema Aquila (via l’Aquila n.66) e, a febbraio 2014, allo Spazio Oberdan di Milano (Viale Vittorio Veneto n.2).

Il River to River Florence Indian Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Mediateca, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e OAC Osservatorio per le Arti Contemporanee, l’Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano e in collaborazione con il NFAI - National Film Archive of India, Istituto Luce e Palazzo Tornabuoni.
La tredicesima edizione inaugura una nuova collaborazione con l'Azienda Salvatore Ferragamo, da sempre attenta al dialogo con il mondo dell’arte, della cultura e del cinema che entra per la prima volta nella rosa di sponsor della manifestazione.
Il festival si avvale anche del supporto dei seguenti sponsor: Coco-Mat, Instyle, Klopman, Hotel Roma, Pensione Canada, Obika Mozzarella Bar e Vini Mazzei.

Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano e in inglese.
Biglietto unico: intero 5 euro, ridotto 4 euro; biglietto giornaliero: intero 8 euro, ridotto (studenti, soci Coop, soci Arci) 7 euro.

sabato 26 ottobre 2013

Jazzmandu: il jazz a Kathmandu

Da jazzmandu.org


Il Nepal ospita in questi giorni l'edizione 2013 del Festival jazz Jazzmadù. La capitale Kathmandu vive giornate di ritmo e movimento con un cartellone ricco di iniziative. Si tratta dell'11 ° Surya Nepal Kathmandu Jazz Festival. Le performances, dal 24 al 30 Ottobre, riguarderanno artisti provenienti da Francia, Cuba , India, Stati Uniti, Australia, Svizzera e Olanda insieme, ovviamente ai musicisti nepalesi. La tradizione statunitense mescolata ai ritmi himalayani. Un'iniziativa per valorizzare l'educazione musicale, l'integrazione e il turismo. L'unico difetto, forse, è il prezzo proibitivo, circa 1000 rupie, per alcuni eventi. Dubito che i giovani nepalesi, seppur interessati al jazz, possano partecipare
Complimenti comunque !

venerdì 25 ottobre 2013

Il Nepal controllato

Spiando i nepalesi. Patan, Nepal, Agosto 2010
E' vero, in questi giorni si fa un gran parlare delle intercettazioni americane nei confronti di stati influenti. La stampa estera ironizza sulle motivazioni che potrebbero indurre il "grande scan" americano ad intercettare i politici italiani. L'Italia, si legge, non ha certo la risonanza della Germania o della Francia!
Chi è di questo avviso allora, allo stesso modo, avrebbe difficoltà a comprendere i giochi di intercettazione del subcontinente. Che la Cina e l'India siano in competizione tra loro non è ormai un mistero. Ma la presenza del fratello povero nepalese spiato dai cinesi quantomeno fa riflettere. Le intercettazioni cinesi non sembrano avere per oggetto solo la ormai ben nota questione tibetana, e dunque il controllo delle migliaia di profughi tibetani in Nepal.
La limitazione della comunicazone in Cina non è certo una novità. L'interesse cinese è forse quello legato al controllo di una situazione politica, quella nepalese, in una situazione di precarietà. Le incertezze legate alle imminennti elezioni sono sicuramente un motivo di interesse per gli equilibri del subcontinente.
Pare evidente che ad essere controllati o intercettati potrebbero dunque essere i numerosi giornalisti internazionali presenti sul territorio nepalese.Un rapporto dell'Human rights watch del 2008 segnale numerosi casi di limitazioni a giornalisti che trattavono questioni riguardanti gli esuli tibetani. Nelle zone di Kodari, al confine tra Cina (Tibet) e Nepal, i giornalisti o occidentali troppo curiosi vengono spesso seguiti da cinesi in borghese che vigilano sulla "serenità" dei rifugiati tibetani di confine.
E allora la stampa nepalese obbedisce al padrone. Spesso i giornalisti si autocensurano per non incorrere nel problema di essere oscurati o ripresi brutalmente. Quello che non si auto-omette viene ascoltato e controllato. Anche il Nepal, con le sue altezze e le sue insicurezze, è un paese sorvegliato da un potere che sembra essere pù alto dello stesso Himalaya.

martedì 22 ottobre 2013

Abbiamo provato a pensare il Tibet

Kailash, Agosto 2011
Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno partecipato al Convegno Pensare il Tibet. Grazie ai relatori, al pubblico e agli amici.
Un'esperienza lunga e importante che avrà forse un seguito.
Un grazie sentito a Piero Verni e alla sua gentilezza, la passione e straordinaria competenza. Un grazie al Prof  Fabian Sanders per il bellissimo scorcio sulla natura del Karma.
Un grazie a Massimo Dusi per la sua semplice intensità e alla incredibile possibilità offertami durante la serata: gli insegnamenti di un lama tibetano in diretta direttamente a casa.
Un grazie al Prof.  VeroTarca per la sua  saggezza e gli spunti di riflessione filosofica che ci ha offerto.
Un grazie a Mauro Crocenzi per aver saputo accogliere con misura le divergenze di idee proposte.
Un grazie a Stefano Sangiorgio per il supporto amministrativo e logistico.
Un grazie sentito agli amici del Seminario aperto di Pratiche filosofiche di Venezia e l’Associazione Libera associazione di idee per la sentita interpretazione teatrale dei brani inerenti la questione tibetana da me selezionati.
Un grazie alle mie studentesse per la pazienza e l'interesse dimostrati in una Tavola rotonda così articolata.

Non posso poi non ringraziare il centro Kagyu Samye Dzong di Venezia per la disponibilità e l'interessante discussione sul buddismo e la meditazione della seconda giornata.
Un calorosissimo ringraziamento poi a Lama Jampal del Benchen Karma Tegsum Tashi Ling di Cancello (Verona) per la semplicità e purezza delle sue parole, per il candore dei suoi insegnamenti, per l’intensità della seduta meditativa offertaci e per avermi dato la possibilità di parlare ancora in nepali.
Spero che questo incontro sia stato per i più un’opportunità di dialogo e scambio. Una finestra su una questione così complessa ma così urgente.


giovedì 3 ottobre 2013

Pensare il Tibet: un incontro a Venezia

Cari amici, ho il piacere di invitarvi ad un incontro che sto organizzando da lungo tempo. Vi aspetto numerosi

DISCORSI FILOSOFICI E VITA CONCRETA
PENSARE IL TIBET


17.Ottobre.2013
Sala Giovanni Morelli - Palazzo Malcanton Marcorà
Venezia

Chairman: Lauso Zagato
Direttore del Cestudir - Università Ca’ Foscari di Venezia

10.00 Presentazione e Lettura teatralizzata di testi sulla questione tibetana 
A cura del Seminario Aperto di Pratiche Filosofiche di Venezia

10.30 Tra conflitto e comprensione: come dire la verità
Luigi Vero Tarca
Docente di Filosofia Teoretica, Università Ca' Foscari

11.15 - coffee break

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Chairman: Luigi Vero Tarca
Università Ca’ Foscari di Venezia

11.30 La dottrina del Karma come base per l'interpretazione della vicenda umana
Fabian Justus Sanders
Docente di Lingua e Letteratura Tibetana, Università Ca' Foscari

12.15 - La rappresentazione dell'identità nazionale tibetana all'inizio del XX secolo attraverso la stampa cinese: il caso del Vernacolo tibetano
Mauro Crocenzi
Docente di Storia dell'Asia Orientale e Sud-Orientale, Università di Roma Tre

13.00 - Pausa Pranzo

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ChairmanGiuseppe Goisis
Università Ca’ Foscari di Venezia

15.15 - La figura del Karmapa: storia e futuro del Tibet
Massimo Dusi
Dottore in lingue e storia del'Asia, scrittore e traduttore di lingua tibetana

16.00 
Lontano dal Tibet: per comprendere una cultura disseminata
Piero Verni
Scrittore, giornalista, documentarista, ex-Presidente dell'Associazione Italia-Tibet

16.45 - coffee break

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17.15 - Tavola rotonda aperta al pubblico
Moderatrice: Sonia Orazi
Orientalista e blogger

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18.Ottobre.2013
Sala Giovanni Morelli - Palazzo Malcanton Marcorà

Chairman: Valentina Furlan 
Kagyu Samye Dzong di Venezia

16.00 – Introduzione di Luigi Vero Tarca
Università Ca’ Foscari di Venezia

16.10 Il Lignaggio Karma Kagyu: la scuola del Karmapa dal Buddha a noi 
Ani Lhamo
Monaca buddhista del monastero Kagyu Samye Ling in Scozia

17.25 - coffee break

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17.40  - La meditazione buddhista: un sentiero di libertà e compassione 
Lama Yeshe Losal Rinpoche
Abate del monastero Kagyu Samye Ling in Scozia



Gli interventi di Ani Lhamo e di Lama Yeshe Losal Rinpoche si terranno in lingua inglese con traduzione in italiano.

mercoledì 2 ottobre 2013

Gandhi Jayanti

Gandhi Smirti, Delhi, Agosto 2013
Il 2 Ottobre 1869 nasceva Mohandas Karamchand Gandhi, la grande anima dell'India; guardava per la prima volta la sua terra a Porbandar, una cittadina del Gujarat
L'impronta che questo piccolo, grande uomo ha lasciato è profonda e importante. Ancora oggi, per gli indiani, Gandhi è Bapu, il padre della nazione.
Ma non sempre i figli ascoltano il loro padre. Nel 2009 Bhikhu Parekh scriveva su Limes: Cosa penserebbe Bapu se tornasse oggi in India? Lo Stato per il quale il Mahatma si era battuto e che aveva tanto amato oggi calpesta i principi del maestro. Corruzione, povertà, indifferenza e ignoranza rispecchiano il fallimento del progetto originario. 
La spartizione, le violenze, i massacri del Gajarat, della sua terra di origine.
E un mese fa è tornato anche l'incubo di Ayodhya: 38 persone sono morte negli scontri tra musulmani e indù a Muzaffarnagar, nell'Uttar Pradesh.



Dove sono i principi di pace e non violenza? Dove è finita oggi la memoria di Gandhi?
Rimaniamo fiduciosi per il futuro, quello di un grande popolo che sa sempre ripartire e mettersi in discussione.