In occasione dei recenti attentati ai cristiani copti si è discusso molto a proposito delle intolleranze religiose, delle persecuzioni di questi ultimi tempi.
Con una sommaria interpretazione sembrerebbe quasi che l'unica religione il cui culto è ostacolato sia quella cristiana, in tutte le sue forme.
In verità è opportuno riflettere sul fatto che il sincretismo pacifico è un qualcosa di profondamente difficile da realizzare, e non solo oggi.
La difficoltà da parte dell'uomo di vivere pacificamente rispettando le differenze altrui si è spesso nascosta dietro apparenti motivazioni di carattere territoriale, politico ed economico.
E' opportuno ricordare che a soffrire la persecuzione non sono solo i cristiani.
Gli esempi vicini e lontani sono innumerevoli. Si va dal genocidio alla "semplice" intolleranza, più o meno violenta.
Lo sterminio degli
ebrei è solo il mesto e tragico finale di una diffidenza verso i semiti perpetrata per secoli da popolazioni in tempi e loghi diversi.
Che dire poi delle
crociate? Possiamo dire, oggi, che le motivazioni fossero solo di carattere economico -territoriale? Come interpretare la prospettiva di
salvezza eterna, per chi moriva in battaglia, proposta da Urbano II nel 1095.?
E gli
armeni? Una minoranza tristemente sgradita ai turchi!
Ancora oggi il conflitto tra i
sraeliani e palestinesi infiamma l'Oriente.
Per rimanere in ambito islamico, l'opposizione tra
sciiti e sunniti non ha certo una valenza solo politica!
Dal 2007 si sottolinea la tragica condizione dei
cristiani in India. In stati come l'Orissa, il Gujarat e il Karnataka gli episodi di intolleranza sono numerosissimi.
Ma chi è veramente "il cattivo"?
Il contrasto tra
hindu e musulmani insanguina il paese da anni.
Le ingerenze dell'estrema destra hindu (e non solo) nel paese non sono certo un mistero.
- Le migliaia di morti hindu e musulmane al momento dell'Indipendenza indiana
- Il massacro sikh nel 1984
- La distruzione della Babri Masjid nel 1992 ( fomentata dal BJP) e il massacro di musulmani del 1993 che ne è seguito
- Il Pogrom musulmano in Gujarat nel 2002: la vendetta per il presunto attentato contro un treno che trasportava pellegrini hindu (53!)determinò la morte di 2.000 musulmani, lo stupro collettivo di centinaia di donne e lo sfollamento di 150.000 persone
Non ci sono buoni e cattivi. La verità è che non esiste una religione più perseguitata delle altre. Non esiste una religione più aggressiva o più terroristica. La verità sta nel fatto che l'uomo, per natura, vuole affermare se stesso.
Salman Rushdie, in una recente intervista, ha auspicato la possibilità di un mondo pacifico solo nell'eventualità che vengano eliminate le religioni. Ma l'uomo ha bisogno di Dio, quasi geneticamente, a qualsiasi longitudine. Fino a quando il nostro Dio, qualsiasi esso sia, vincerà sul "Dio-denaro", dobbiamo sforzarci di rendere la nostra convivenza il più possibile tollerabile e tollerante.
Gandhi scriveva:
TUTTE LE FEDI SONO VERE E IMPERFETTE