Shivaratri insolito a Pashupatinath.
Le forze dell'ordine non hanno permesso ai sadhu il regolare consumo di marijuana previsto in occasione della festivita'. La limitazione e' avvenuta soprattutto per quello che concerne la vendita.
Gia' nel giorni precedenti, le forze dell'ordine in borghese si sono mischiate alla folla di pellegrini per individuare i venditori della sostanza. Venti gli arresti tra gli uomini che hanno scelto la via della rinuncia.
I consumo della sostanza e' pratica comune per questi personaggi. Il giro di vite e' arrivato a riguardo del consumo e della vendita in un luogo pubblico. Divieto inaspettato perche', proprio in occasione di Shivaratri, solitamente e' concessa l'assunzione di cannabis nell'area del tempio.
Secondo il
Pashupati Area Development Trust (PADT) negi anni passati tale uso e' stato cosi' intenso da rovinare l'essenza della festivita'. In verita' la marijuana e' sostanza sacra a Shiva e, sopratutto in occasione di Shivaratri, aiuta il fedele ad avvicinarsi a Dio.
Il limite si aggiunge alla crescente polemica per il
biglietto di ingresso all'Area del tempio. Ovviamente l'iniziativa ha causato scontri e feriti tra i pellegrini (500.000) in coda che si sono visti superati da turisti o facoltosi nepalesi in grado di pagare cifre elevate per poter raggiungere piu' velocemente Dio.
Un stile cosi' rigido tra i nepalesi un po' sorprende. In occasione del 2011, anno nazionale del turismo, e'
prevista anche l'adeguata pulizia delle zone himalayane piu' turistiche. Lo splendore e la forza incontaminate di posti come Nanche Bazar si sono andate perdendo a causa dell'incontrollato afflusso di trekkers non sempre educatissimi e rispettosi dell'ambiente. I locali Sherpa si sono rimboccati le maniche e promettono buoni risultati entro i prossimi due mesi. Forse dovrebbero pensare anche gli occidentali a sporcare di meno.