martedì 22 marzo 2011

World Water day 2011

Anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in fiumi e laghi, e quindi potenzialmente disponibile. Tale quantità corrisponde allo 0,008% dell’acqua totale del pianeta. Si tratta di un quantitativo irrisorio, distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre. La maggior parte di essa, infatti, è concentrata in alcuni bacini in Siberia, nella regione dei grandi laghi in Nord America, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malawi in Africa, mentre il 27% è costituita dai cinque più grandi sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni, il Gange con il Bramaputra, il Congo, lo Yangtze e l’Orinoco.

L'accesso all'acqua
Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi. In media ogni abitante del pianeta consuma oggi il doppio di acqua rispetto all’inizio del 1900, e globalmente, il consumo mondiale di acqua è circa decuplicato solo nell’arco di un secolo. Negli ultimi cinquant’anni la disponibilità d’acqua è diminuita di tre quarti in Africa e di due terzi in Asia. La FAO prevede che nel 2000 saranno almeno 30 i paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche. In Africa la disponibilità di acqua potabile, reti fognarie e servizi igienici è ancora molto lontana da uno standard accettabile, soprattutto nelle aree rurali, dove meno del 60% della popolazione dispone di acqua potabile e meno della metà di servizi igienici. In Papua Nuova Guinea il 70 % della popolazione non ha accesso all'acqua, in Zambia la percentuale è del 73% e in Burkina Faso sale al 78%. 
(Cooperazione italiana allo sviluppo)

3 commenti:

Clara ha detto...

Proprio in India, anni fa, scoprii l'importanza dell'acqua (quando nel quartiere di Bombay dove vivevo all'epoca ce la razionavano per 10 minuti al giorno!), l'acqua che è vita, che è tutto, e noi prendiamo tutto così per scontato. Adesso sono molto più attenta: l'India me l'ha insegnato il rispetto dell'acqua. Prima ero una che ne consumava di litri d'acqua, e spesso senza serio motivo. Grazie Sonia per questi post sempre interessanti

aashish ha detto...

i m sorry prob to understand, bujnai garo bhayo...

Aashish @ Nepali Songs

Anonimo ha detto...

In uno sketch di tanti anni fa, Massimo Troisi diceva che a Napoli c'erano persone che con gli acquedotti invece di bere ci mangiavano....In 30 anni le cose non sono di certo migliorate, infatti l'acqua fra poco verrà anche privatizzata.
Se tutto ciò accade da noi, paese democratico(!!!), immagina quello può succedere in altri stati.
Comunque la mia idea è che se oggi le guerre si fanno per il petrolio, con la scusa di portare la democrazia, fra un centinaio di anni, con qualche altra falsa motivazione, le guerre si faranno per l'acqua.
Ciao

Anonimo 37