Difficilmente un film indiano arriva nelle sale italiane. Sorvoliamo ogni giudizio sulla serie estiva della Rai "amori conturbanti" con canzoni tagliate e trame stravolte. L'opinione comune è che il cinema indiano sia indistintamente il Bollywood da 4 soldi pieno di costumi fluorescenti, machi dai modi grossolani e donne bellissime che ancheggiano ballando e cantando in playback. Niente di più sbagliato. Il cinema indiano è, come tutti quelli del resto del mondo, caratterizzato da un'infinita varietà di livelli di produzione. I film ballati e cantati sono certo presenti ma gli spettatori indiani non si accontentano solo di questa offerta.
Quest'anno il bellissimo film Lunch box, diretto da Ritesh Batra, dopo aver avuto un grandissimo successo in India, è approdato al Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio del pubblico e, dal 28 Novembre, sbarca sugli schermi italiani. Qui il trailer e qui i cinema dove è in programma questa settimana.
E' un film delicato ma intenso, intriso da una forte poeticità. Una storia d'amore e di solitudine che si sviluppa attraverso la cucina e piccoli messaggi capaci di toccare il cuore.
I traduttori hanno tradotto Lunch box, un'istituzione, una usanza comunissima in Inida, sorattutto a Mumbay, con il termine "porta pranzo". Se proprio dobbiamo trovare un termine italiano perchè non "la pietanziera" , così da rievocare il Calvino di Marcovaldo? E' un termine legato a tempi ormai passati ma che racchiede forse di più la malinconia di colui che vive legato a ritmi lavorativi ripetitivi e senza toni di entusiasmo. E' proprio tramite un imprevisto, ad una pietanziera che arriva per errore, che la vita può assumere tutto un altro sapore. Bravissimo l'attore protagonista Irrfan Khan che abbiamo già apprezzato in D-Day (altro film 2013 notevole), Vita di Pi, Slumdog Millionaire e Mumbay Mery Jaan.
Un applauso al cinema indiano.
Quest'anno il bellissimo film Lunch box, diretto da Ritesh Batra, dopo aver avuto un grandissimo successo in India, è approdato al Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio del pubblico e, dal 28 Novembre, sbarca sugli schermi italiani. Qui il trailer e qui i cinema dove è in programma questa settimana.
E' un film delicato ma intenso, intriso da una forte poeticità. Una storia d'amore e di solitudine che si sviluppa attraverso la cucina e piccoli messaggi capaci di toccare il cuore.
I traduttori hanno tradotto Lunch box, un'istituzione, una usanza comunissima in Inida, sorattutto a Mumbay, con il termine "porta pranzo". Se proprio dobbiamo trovare un termine italiano perchè non "la pietanziera" , così da rievocare il Calvino di Marcovaldo? E' un termine legato a tempi ormai passati ma che racchiede forse di più la malinconia di colui che vive legato a ritmi lavorativi ripetitivi e senza toni di entusiasmo. E' proprio tramite un imprevisto, ad una pietanziera che arriva per errore, che la vita può assumere tutto un altro sapore. Bravissimo l'attore protagonista Irrfan Khan che abbiamo già apprezzato in D-Day (altro film 2013 notevole), Vita di Pi, Slumdog Millionaire e Mumbay Mery Jaan.
Un applauso al cinema indiano.
5 commenti:
Ma che bene!
è uscito in India da pochissimo, in autunno!
Come può già essere qui!
Sono sorpreso.
Da Madras mi dicono che sia bellissimo.
Tu lo hai visto?
Diego Spoltini
Grazie Sonia, il tuo post mi ha fatto venire proprio voglia di vederlo Luch box, e così ho scoperto che lo danno nel cinema sotto casa!
ti farò sapere...
Cristina
@Diego- Cristina: il film è bellissimo. E' girata poco la voce però. Peccato. Questa fine settimana dovrebbe finire
So
Bellissimo, come ti avevo detto mi era tanto piaciuto!
Si, anche se un po' triste...
Posta un commento