Il Nepal è ancora bloccato. L’India continua a dichiarare
che il motivo dei disagi è la mancata sicurezza delle zone di confine. I
madhesi fanno sit in di protesta. I nepalesi sit in di protesta contro gli
indiani. Il mondo continua ad ignorare quello che sta accadendo. Tutto procede
come al solito insomma! Dobbiamo considerare una coincidenza il fatto che in
passato il governo indiano ha sostenuto i madhesi?Una coincidenza la polemica
sull’art.283 che non assicura l’eleggibilità alle alte cariche politiche ai madhesi fortemente legati con gli indiani del Bihar? Ed è ancora una
coincidenza che il blocco di carburante arrivi proprio all’indomani di una
Costituzione che non piace agli indiani?
I maggiori disagi continuano ad essere nelle zone di Birgunj,
Biratnagar e Bhairhawa. In circa due settimane sono riusciti a passare il
confine solo 118 camion con generi di prima necessità. Sembrerebbe riaperto il
confine con la Cina dalla zona di Tatopani, interrotto dopo il terremoto del 25
aprile, ma il transito effettivo degli automezzi richiederà ancora del tempo.
Il razionamento del carburate presente sul territorio
nepalese si sta intensificando. Dalla prossima settimana sarà accesibile solo
per mezzi di emergenza, mezzi militare e quelli che trasportano derrate
alimentari. Le lunghe file ai
distributori dei mezzi privati saranno inutili.
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