martedì 18 settembre 2012

Teej in rosso

Quest'anno Teej cade alto. Siamo in settembre e Kathmandu si tinge di rosso. Le vesti della festa si toccano l'una con l'altra, i braccialetti tintinnano e i templi sono  pervasi dal vociare ciarliero ed emozionato delle donne nepalesi.
Questa mattina ci si è alzate al sorgere del sole e ci si è lavate per essere pure. Le donne sposate si sono vestite di rosso e hanno indossato i loro monili, il tilhari verde  o la semplice mala verde-rossa e gialla. Il sindur deve essere ben visibile e preciso  tra i capelli, segue la linea che dalla fronte sale verso la testa, un  percorso deciso come quello dei pensieri rivolti all'amato.
Comincia il digiuno, ne avevamo già parlato qui.
Oggi le donne nepalesi ammorbidiscono la rigidità del digiuno: qualche frutto e  un bicchiere di latte sono concessi ma non riso e, soprattutto, sale. Il sale dà sapore e oggi le donne fanno rinuncia per il bene e la salute del marito mentre le fanciulle non sposate attendono il futuro Shiva dei loro sogni, un uomo che sappia appagarle come il Dio.
Il pensiero oggi va a Lhaxmi  e a Maya che danzano e cantano nel piccolo tempio davanti ai chya shop della piccola Lamatar.

1 commento:

Silvia Merialdo ha detto...

Un pensiero alle donne nepalesi e indiane, e in particolare a Lhaxmi e a Maya!