A differenza dell'Italia, dove la politica sembra andare a rotoli, il Nepal arriva ad una svolta. Le elezioni si sono concluse con successo. La riforma elettorale, la volontà di cambiamento, la stanchezza per una situazione ormai al limite e il passo indietro dei maoisti hanno portato all'elezione di Jhalanath Khanal,il leader del CPN-UML, il partito comunista marxista-leninista. Non è certo un volto nuovo per i nepalesi, ma si è scongiurata l'ingerenza maoista!
Il partito maoista negli ultime mesi ha ammorbidito le sue posizioni. Forse è proprio grazie alla decisione di Prachanda di ritirarsi che si è arrivati ad un accordo.
Il governo in arrivo sarà formato da una coalizione di piccoli partiti, maoisti compresi. Il Congress party rimane all'opposizione.
Il nuovo Primo Ministro è ben consapevole della situazione in cui si trova il paese:
"We must move ahead very quickly or once again be plunged into crisis,"
"Parliament's main task is to draft the new national constitution and I can assure you that we will achieve that under my party's leadership of the next government."
La posizione moderatrice di Khanal potrebbe essere decisiva per il raggiungimento degli obiettivi comuni: il reintegro degli ex guerriglieri e la nuova Costituzione.
Nonostante il recente concludersi della missione ONU in Nepal, il segretario Ban Ki-moon ha manifestato la sua approvazione.
E' opportuno augurarsi stabilità e progresso.
1 commento:
Grazie per i tuoi aggiornamenti! Senza di te non sapremmo nulla della politica nepalese, visto che per i media italiani il Nepal non esiste.
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