Gandhi Smirti, Delhi, Agosto 2013 |
L'impronta che questo piccolo, grande uomo ha lasciato è profonda e importante. Ancora oggi, per gli indiani, Gandhi è Bapu, il padre della nazione.
Ma non sempre i figli ascoltano il loro padre. Nel 2009 Bhikhu Parekh scriveva su Limes: Cosa penserebbe Bapu se tornasse oggi in India? Lo Stato per il quale il Mahatma si era battuto e che aveva tanto amato oggi calpesta i principi del maestro. Corruzione, povertà, indifferenza e ignoranza rispecchiano il fallimento del progetto originario.
La spartizione, le violenze, i massacri del Gajarat, della sua terra di origine.
E un mese fa è tornato anche l'incubo di Ayodhya: 38 persone sono morte negli scontri tra musulmani e indù a Muzaffarnagar, nell'Uttar Pradesh.
Dove sono i principi di pace e non violenza? Dove è finita oggi la memoria di Gandhi?
Rimaniamo fiduciosi per il futuro, quello di un grande popolo che sa sempre ripartire e mettersi in discussione.
3 commenti:
Mi sono chiesta tante volte perché siamo così corti di memoria per le persone e le cose migliori. Forse come amante dei gialli non dovrei dirlo, ma, questa nostra abitudine, ricalcata anche dai mass media ci porta spesso fuori strada.
sì, buon compleanno a Gandhi, che se potesse esserci, vedrebbe quanto lavoro è rimasto da fare...
l'unica cosa da fare adesso, è non arrendersi!
:)
Memoria corta, cortissima!
Un caro saluto ad entrambe
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