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domenica 2 giugno 2013

Nepal: 12 anni di regale mistero

Nepali Royal family
Nel Palazzo reale di Kathmandu, 12 anni fa, si consumava uno dei massacri dinastici più assurdi e misteriosi. Era il 1 giugno del 2001 quando il re Birendra, insieme ad altri 9 membri della famiglia reale, fu massacrato dall'erede principe Dipendra.
Nei miei tanti viaggi in Nepal ho sentito le storie più incredibili su questa tragedia. Sono stati scritti libri su libri per dare sfogo alla fantasia criminale e complottistica della popolazione. Alcune tesi farebbero impallidire i più fini  interpreti americani del giallo. Tra le più originali versioni c'è quella di un killer ingaggiato dal principe Paras Shah il quale sarebbe entrato nel palazzo grazie ad una plastica facciale che imitava le fattezze del principe Dipendra (al centro nell'immagine). Il killer, secondo questa folle versione dei fatti, avrebbe compiuto il massacro, sparato al Principe Dipendra per poi fuggire idisturbato. Ma dove? Nessuno è uscito dal palazzo. Alcuni arrivano a sostenere che furono ritrovati 2 principi "Dipendra". Che fine avrebbe fatto allora il cadavere del sosia? Ogni commento sulla fattibilità di queste ipotesi è superfluo. I nepalesi però sono infervorati da questo episodio. Ancora oggi, davanti al Palazzo reale, si bisbiglia riguardo questa brutta storia.
Alla reale responsabilità del Principe Dipendra, poi suicida, non crede proprio nessuno.
Alla riunione di famiglia di quella triste notte mancavano, casualmente, Gyanendra Bikram Shah e suo figlio. Si sono fatte molte ipotesi sul suo effettivo ruolo nel massacro. Colpevole o non colpevole, Gyanendra fu fatto re in fretta e furia mentre suo nipote, il  "principe folle" Dipendra, era ancora in coma. Birendra ha regnato fino al 2008 e ancora oggi sono tantissimi i sostenitori del ritorno alla monarchia. Di certo le folli imprese del ribelle principe ereditario Paras Shah, più volte raccontate in questo blog, nonchè l'ombra della sua diretta responsabilità sul massacro, non volgono a favore di un lieto e non discusso ritorno al trono.
Oggi il palazzo reale è meta di un turismo macabro che fa business. Si possono ancora vedere i fori delle pallottole sparate alla cieca per raggiungere più obiettivi possibili, dal gazebo del bigliardo (ora smontato) al giardino reale.
E' difficile rimanere indifferenti rispetto alle curiose ipotesi investigative dei nepalesi. Tra i libri più interessanti e bizzarri sull'argomento:

Love and Death in Kathmandu: A Strange Tale of Royal Murder di M. Whittakero,  Massacre at the palace di J. Gregson, Kay Gardeko. The Royal massacre in Nepal di P. A. Raj, The Royal Gosth di S. Upadhyay (autore del bellissimo Arresting God in Kathmandu).


sabato 1 dicembre 2012

Il principe nepalese di nuovo nei guai

Paras Shah
Quello attuale è un momento politico delicato in Nepal. L'incertezza e l'instabilità accentuano  sempre più la nostalgia verso i passati "bei" tempi  monarchici. Molto nepalesi pensano sarebbe opportuno tornare all'ancien regime, nonostante la guerra civile e i tentativi di formare  una "vera"  Repubblica compiuti fino ad oggi. Ma il principe ereditario Paras Shah non dà certo il buon esempio. Qualche giorno fa è stato sorpreso dalla polizia tailandese, in un resort di Phuket,  in possesso di 3 grammi di marijuana. Il principe ha passato una notte in carcere ed è uscito su cauzione.  La polizia ha perquisito la sua stanza perchè chiamata per dirimere una violenta querelle con la sua compagna thailandese, una discussione accesa ed animata che ha portato  all'intervento delle forze dell'ordine. I nepalesi sembrano molto più interessati all'identità della donna che  alle vicessitudini legali del blasonto erede. Pare, comunque, che la donna abbia ammesso la sua colpa. Il suo compagno regale ha deciso invece di affrontare il processo. Il possesso di droga leggera per uso personale  non è particolarmente grave in Thailandia. Ma il nostro Paras non è certo nuovo alle forze del'ordine. Nel 2010 era stato arrestato per detenzione ed uso improprio di armi da fuoco in Terai: il principe aveva discusso con un amico, figlio di un ministro nepalese, ed aveva "giustamente" pensato di imporre il suo punto di vista con una pistola. Un'alternativa bizzarra è dunque quella della corona nepalese. Paras Shah è diventato erede dopo la strage regale compiuta nel 2001 dal cugino Dipendra nella quale morirono il re Birandra Nikram , sua moglie Aishwarya, lo stesso Dipendra e alltri 7 membri della famiglia. Quella notte, per una serie di coincidenze curiose, c'erano tutti i membri della famiglia eccetto Paras e suo padre Gyanendra. Su questa vicenda circolano in Nepal le versioni più incredibili e variegate, a metà strada tra la spy story e la fantascienza genetico-chirurgica. A condire tutto c'è l'immancabile masala del "complotto politico" o l'alta volontà dei servizi segreti. Ancora oggi la maggiore attrazione  nella bellissima Kathmandu, per i turisti nepalesi è la visita del palazzo reale dove si è compiuta la strage. Lasciare la città senza aver infilato il dito in uno dei buchi lasciati dai proiettili  nel muro della sala da biliardo, uno dei più macabri ambienti della scena del crimine,  equivale ad andare a Roma e non vedere il Colosseo o San Pietro.