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venerdì 13 gennaio 2012

Nepal Bio rifiuta la Monsanto

Il Nepal boccia l'invasione Ogm  della multinazionale Monsanto. Buone notizie dal paese himalayano.I panni sporchi si lavano in casa. il governo nepalese  opta per una soluzione al problema della produzione agricola e della nutrizione facendo leva su risorse interne. Buone intenzioni per il momento.

La Monsanto è una multinazionale di biotecnologie agrarie nota produttrice di sementi transgeniche.  L'operato discutibile di questa azienda ha messo in ginocchio l'India causando "direttamente o indirettamente" l'aumento dei suicidi tra gli agricoltori strozzati dai debiti.
Le sementi transgeniche riducono la biomassa e obbligano all'acquisto di nuove sementi  quasi ogni anno. L'impoverimento del terreno interviene letalmente in connubio con la siccità. Un raccolto andato malo può significare la rovina. Ciò è avvenuto in Punjab e nell'arido Rajasthan. Si incrementa inoltre l'uso di pesticidi e fertilizzanti i quali, guarda caso, sono venduti dalla stessa Monsanto.

Ricordiamo che è stata Monsanto a produrre e diffondere l'Agente Arancio durante la guerra in Vietnam. Si tratta di un potente erbicida. Gli americani lo hanno usato per privare gli alberi delle foglie  così da ostacolare il mimetizzarsi dei Viet Cong tra la vegetazione. Il piccolo problema è sorto  quando ci si è accorti, anni dopo, che questa sostanza uccideva anche gli uomini. La subdola conseguenza dell'uso di tale veleno si è ripercossa sui bambini e sul loro sviluppo fisico. Ovviamente si è rilevata anche il fattore cancerogeno. Interi villaggi vennero letteralmente irrorati con questo veleno. Ancora oggi alcune zone del Vietnam sono intrise di questa sostanza diabolica, di conseguenza anche il cibo e l'acqua.
Nel luglio del 2011 il Congresso degli Stati Uniti ha introdotto una legge in favore dei veterani della guerra in Vietnam e delle loro famiglie. E il Vietnam?
Ecco cosa ha creato  questa sostanza:

Come ci si può fidare di un'azienda che produce allo stesso tempo semi (di dubbia natura e tracciabilità) destinati a morire così come veleni e fertilizzanti chimici per farli sopravvivere?
Attualmente non esistono rapporti dettagliati sul rendimento a lungo termine delle coltivazioni da sementi ibride in Nepal. Si ipotizzano 1,5 tonnellate di mais ibrido per ettaro contro le 0,8 tonnellate per le varietà locali. Si, con la prima semina! E poi?
Bravo Nepal: incrementa la produzione di sementi locali e investi più denaro in ricerca e sviluppo agricoli. Forse il paese non avrà la forza politica per gestire tale scelta, non per il momento.

lunedì 17 ottobre 2011

Sikh centenario al traguardo: un nuovo eroe


La mia simpatia per i sikh non è mai stata un mistero, nemmeno per gli amici indiani.
Ma questa volta l'episodio di Fauja Singh mi ha davvero conquistata.
Si tratta di un sikh originario del Punjab che, all'età di 100 anni, ha partecipato alla maratona di Toronto arrivando  al  posto 3850 in circa 8 ore e mezza.
Corre da quando aveva 89 anni. Dice che correre lo fa stare ben. Per tenersi allenato mangia verdure e si tiene lontano dalle persone con il karma negativo.
Il suo motto è "Stay smiling and keep running" (sorridi e continua a correre). 
Un modello da seguire, soprattutto negli ultimi tempi.
La musica in sottofondo per il suo arrivo mi ricorda i viaggi sui mezzi locali in Punjab. Grandiosi i sikh, in India, in Italia e nel mondo!