venerdì 25 novembre 2011

River to River


2-8 dicembre 2011
Cinema Odeon
Piazza Strozzi 1, Firenze

Per gli appassionati di India segnalo il Festival River to River.
Ecco il programma.
Se non vado a Londra ci sarò


 VENERDI 2 DICEMBRE

20.30 Opening Film
Chaplin,  Anindo Bandopadhyay, bengali - sott. italiano e inglese, 138’, col. & b/n, 35 mm, India, 2011
Ispirato alla vita di Charlie Chaplin, il film trasporta lo spettatore in un’atmosfera magica, raccontando l’odissea di un uomo che nella lotta per la sopravvivenza quotidiana non abbandona mai il desiderio di diventare famoso grazie al suo talento di attore.
Dopo il film, incontro con l’attore Rudranil Ghosh.

 SABATO 3 DICEMBRE
11.30 Conversazione - ingresso libero
Ritorno agli elementi primi. Immagini di asceti e vita quotidiana in India.
Intervengono: Filippo Carli e Folco Terzani.
14.30
Rabindranath Tagore, Satyajit Ray,  inglese - sott. italiano, 53’, b/n, digibeta, India, 1961
Un ritratto poetico e commovente realizzato da Satyajit Ray sulla vita e le opere del celebre poeta, scrittore e filosofo Rabindranath Tagore, Premio Nobel per la Letteratura nel 1913.
15.30
Ghare Baire (The Home and the World), Satyajit Ray, bengali - sott. italiano e inglese, 138’, col., digibeta, India, 1984
Trasposizione cinematografica di un romanzo di Tagore, il film affronta due temi estremamente moderni: l’emancipazione femminile e i pericoli del nazionalismo esasperato. In concorso per la Palma d’Oro a Cannes nel 1984, vanta nel cast due attori del calibro di  Victor Banerjee e Soumitra Chatterjee.
18.30
Himself He cooks, Valerie Berteau e Philippe Witjes, senza dialoghi, 64’, col., digibeta, Belgio, 2011
Il tempio sikh di Amristar è frequentato tutti i giorni da decine di migliaia di fedeli che vi si recano per pregare. Per loro centinaia di volontari preparano ogni giorno tutti i pasti, in una coreografia di massa scandita dal ritmo della preparazione, in un circolo che sembra non fermarsi mai.
Dopo il film, incontro con i registi Valerie Berteau e Philippe Witjes.
21.00
Bol (Speak), Shoaib Mansoor, urdu e hindi - sott. italiano e inglese, 150’, col., 35 mm, Pakistan, 2011
Racconto appassionante e tristemente realistico di un padre pakistano che deve lottare ogni giorno per mantenere i suoi sei figli. La povertà però non è il problema più grave: le donne della famiglia dovranno fare i conti con violenza, intolleranza e pregiudizi ben più terribili…
Dopo il film, incontro con l’attrice Zaib Rehman.

DOMENICA 4 DICEMBRE
11.30 Conversazione - ingresso libero
Rabindranath Tagore tra innovazione e tradizione.
Coordina: Maria Grazia Beverini del Santo.
Intervengono: Sauro Albisani, Franca Bacchiega e Fabrizia Baldissera.
14.30
Khudito Pashan (Hungry Stones), Tapan Sinha, bengali - sott. italiano e inglese, 108’, b/n, digibeta, India, 1960
Basato su un racconto di Tagore, il film narra la storia  di un esattore delle tasse che si trasferisce in una casa infestata di fantasmi e si innamora di uno di essi.
17.00
Adda: Calcutta, Kolkata, Surjo Deb, bengali, inglese e hindi - sott. italiano e inglese, 52’, col., dvcam, India, 2011
Stravagante e intimo ritratto della città di Calcutta e dei suoi abitanti che amano parlare di tutto. Le conversazioni o adda non finiscono mai: agli angoli delle strade, nei caffè, nei mercati e nei salotti.
18.00
Short Films 1, 44’
Malal, Nayla Al Khaja, inglese - sott. italiano, 15’, col.,  dvd, India, 2010
Poshak (Facade), Iram Parveen Bilal, urdu e inglese - sott. italiano e inglese, 11’, col., hdcam, Usa, 2010
Prakriti, T. Surendra, animazione, marathi - sott. italiano e inglese, 11’, col., digibeta, India, 2010
The way it’s played, Shripriya Mahesh, inglese - sott. italiano, 7’, col., digibeta, Usa, 2011
Le esperienze possono cambiare la nostra vita? Accade a quattro donne diverse: la prima incontra un estraneo durante la luna di miele, la seconda ricerca il significato di un suo sogno, la terza decide di seguire il suo Dhamma e l’ultima si rende conto che l’amicizia non coincide affatto con l’interpretare un ruolo sociale.
19.00
Nataraja, Filippo Carli, senza dialoghi, 25’, col., blue ray, Italia, 2011
Immagini che riprendono le azioni quotidiane, quasi rituali, che sembrano disegnare un affresco di colori e spiritualità, portando sul grande schermo la danza e la gestualità che accompagnano la vita quotidiana di alcuni villaggi, nel costante tentativo di rimanere connessi con il mondo spirituale della natura.
Dopo il film, incontro con il regista Filippo Carli.
21.00
Zindagi Na Milegi Dobara, Zoya Akhtar, hindi e inglese - sott. italiano e inglese, 156’, col., 35 mm, India-Spagna, 2011
Campione di incassi al boxoffice indiano con un cast di giovani star di Bollywood, è un film on the road scoppiettante e divertente: una vacanza in Spagna di tre amici la quale cambierà le loro vite.


LUNEDI 5 DICEMBRE
18.00 Film degli studenti delle scuole di cinema FTII e Whistling Woods, 61’
Airawat, Renu Savant, hindi - sott. italiano e inglese, 11’, col., dv, India, 2011
Stranger on a train, Brayden Yoder, hindi - sott. italiano e inglese, 9’30’’, col., dv, India, 2011
Flying high, Sharofat Ahirwar, hindi - sott. italiano e inglese, 10’45’’, col., dv, India, 2011
Now playing, Ankita Sharma, hindi - sott. italiano e inglese, 10’, col., dv, India, 2011
Sanudra, Federico Del Monte, hindi - sott. italiano e inglese, 8’46’’, col., dvd, India, 2011
Gulmohar, Arati Kadav, hindi - sott. italiano e inglese, 10’45’’, col., dvd, India, 2011
19.00
Dreaming Taj Mahal, Nirmal Chander, urdu e hindi - sott. italiano e inglese, 51’, col., dvcam, India, 2010
Haidar, un tassista pakistano, ha un sogno: andare in India a visitare il Taj Mahal. Purtroppo a causa delle relazioni ostili tra India e Pakistan, la sua richiesta per il  visto difficilmente potrà avere esito positivo.
21.00
Elektra, Shyamaprasad, malayalam - sott. italiano e inglese, 123’, col., 35 mm, India, 2010
Ispirato all’antico mito greco, Elektra è un dramma psico-sensuale che affonda le sue radici in forze ancestrali. È un viaggio all’interno di una famiglia aristocratica del Kerala con legami deteriorati ed esplora la consistenza del desiderio e della perdita.

MARTEDI 6 DICEMBRE
17.30
Videokaaran, Kavalmaniyam Jagannathan, hindi e tamil - sott. italiano e inglese, 73’, col., dvd, India, 2010
Un documentario sulla complessa realtà degli appassionati di cinema in India. Molti di loro vivono ai margini della società e fanno lavori precari ma condividono una passione profonda per le immagini in movimento, le canzoni e le storie. E fruiscono del cinema in modo diverso fino al punto di rimontare un film in base ai gusti dello spettatore.
19.00
Next Year in Bombay, Jonas Pariente e Mathias Mangim, inglese e marathi - sott. italiano e inglese, 55’, col., minidv, Francia, 2010
Sharon e Sharona sono gli ultimi due educatori della comunità ebraica Bene Israel che si è stabilita in India duemila anni fa. Devono decidere se restare in India o trasferirsi in Israele per assicurare ai figli una vita più in armonia con la loro religione.
21.00
Snow, Rohan Fernando, inglese e tamil - sott. italiano e inglese, 90’, col., blue ray, Canada, 2011
In seguito alla catastrofe dello tsunami che spazza via la sua famiglia, Parvati lascia il piccolo villaggio dello Sri Lanka e si trasferisce dai parenti in Canada, dove inizia a lavorare come donna delle pulizie in un albergo. L’incontro con alcune persone le farà vedere la sua vita con una prospettiva completamente diversa.


MERCOLEDI 7 DICEMBRE
18.30
Short Films 2, 54’
Esha, Reza Dahya, inglese - sott. italiano, 14’, col., digibeta, Canada, 2011
How to lie to You Wife, Shankey Srinivasan, inglese - sott. italiano, 6’, col., dv, Usa, 2011
Prakata Het Yad, Milind Dhaimade, linguaggio senza senso, 20’, col., digibeta, India, 2011
The Return Address, Abi Varghese, inglese - sott. italiano, 14’, col., digibeta, Usa, 2010
Quanto siamo disposti a mentire nel corso della nostra vita? I due protagonisti di Esha lo fanno per un avere un nome occidentale, un uomo per nascondere il tradimento alla moglie, un’intera famiglia per vivere una vita fuori dagli schemi e il giovane assistente di un fotografo per giocare a fare cupido.
Dopo i film, incontro con il regista Milind Dhaimade.
19.30
La table aux chiens, Cédric Martinelli e Julien Touati, senza dialoghi, 40’, col., digibeta, Francia-India, 2010
La dura preparazione per diventare danzatori kathakhali viene raccontata senza parole, ma con immagini forti ed efficaci. Lo sforzo e la fatica a cui i ragazzi sono sottoposti svelano ciò che si nasconde dietro quelle esibizioni vive e piene di colori.
21.00
Gandu (Asshole), Q, bengali - sott. italiano e inglese, 86’, col. & b/n, hdcam, India, 2010
Gandu ha vent’anni. Odia la sua vita e sua madre e sfoga nel rap la rabbia, lo sporco e l’oscenità della propria esistenza. Con l’amico autista di rikshaw entra in un mondo di violenza, droghe e pornografia. Realtà, finzione, sogno e allucinazioni si confondono in un film unico e innovativo - proiettato all’ultima Berlinale - che rappresenta una parte dell’India di oggi.
Dopo il film, incontro con il regista Q.


GIOVEDI 8 DICEMBRE
11.30 - Film vincitore del premio del pubblico River to River 2010
I am, Onir, hindi - sott. italiano e inglese, 110’, col., dvd, India, 2010
In un mondo insensibile e scostante l’identità individuale viene spesso calpestata. Quattro storie diverse. Quattro storie incisive a struggenti.
14.30
Teen Kanya (Three Daughters), Satyajit Ray, bengali - sott. italiano e inglese, 168’, b/n, digibeta, India, 1961
Satyajit Ray ha adattato per il grande schermo tre racconti di Tagore (The Postmaster, Monihara e Samapti ) come tributo al poeta, in occasione del centenario della nascita nel 1961. I personaggi femminili sono centrali e il regista ci regala un ritratto indimenticabile delle loro vite ed emozioni.
17.30
Arranged Happiness, Daniela Dar-Creutz, inglese e kashmiri - sott. italiano e inglese, 90’, col. & b/n, digibeta, India-Germania-Usa, 2010
Il documentario segue tutto il percorso che un’intera famiglia indiana deve affrontare per il matrimonio di una delle figlie: dalla scelta del marito fino alla cerimonia stessa. Quello che i genitori ancora non sanno è che la regista, loro ospite, ha una relazione con il loro unico figlio maschio.
Dopo il film, incontro con la regista Daniela Dar-Creutz.
19.30 Film d’animazione
Anifest India 2011, senza dialoghi, 40’, col., dvd, India, 2011
I lavori più interessanti di AnifestIndia 2011, in collaborazione con The Animation Society of India.
20.30 Premiazione River to River Bitebay Audience Award e proiezione dei tre vincitori di Advantge India
21.00 Closing Film
Dhobi Ghat, Kiran Rao, hindi e inglese - sott. italiano e inglese, 95’, col., 35 mm, India, 2010
Il film, interpretato dall’attore-produttore Aamir Khan, si concentra sui rapporti tra quattro personaggi ed esplora la megalopoli di Mumbai dal loro punto di vista. Nella sua opera prima, la regista Kiran Rao offre un’esperienza emozionale della vita di una città, affiancando ricordi a temi universali

martedì 15 novembre 2011

Occupare Wall street in Nepal!



Questa la simpatica iniziativa delle mucche di Pokhara, seconda città del Nepal.
In periodo di crisi anche gli animali  manifestano pacificamente in strada.
Non è certo una novità quella degli animali in strada, ma in tempi come questi la loro solidarietà è ammirevole. In verità sono forse gli uomini, almeno per una volta, ad imitare gli animali.

lunedì 14 novembre 2011

L'Asia si muove




"Gli Stati Uniti e l'Europa sono divisi dalla cultura della paura.
Il mondo islamico è intrappolato nella cultura dell'umiliazione.
L'Asia è accesa dalla cultura della speranza"
                                 
                                                                          (D.Moisi)

lunedì 7 novembre 2011

Lasciamo in pace l'Everest!

L'Everest ha tanti nomi. I nepalesi lo chiamano Sagaramatha, Dio del cielo.
Le migliaia di turisti che ogni anni profanano questo sacro monte a volte non si rendono conto della sacralità del suolo su cui camminano, coadiuvati da bombole di ossigeno che vengono poi abbandonate sul sentiero o dall'aiuto di instancabili sherpa pronti a rendere gradevole e apparentemente possibile un'esperienza estrema.



L'Himalaya sta diventando la più grande discarica in alta quota. L'uomo ha sempre cercato di raggiungere quello che gli era inaccessibile. Sagaramatha, come il Kailash, dovrebbe essere montagna sacra,  dimora inviolabile degli dei. Da poche settimane, invece, la nostra curiosità per questo immenso e maestoso sasso divino ci spinge a controllarlo, a monitorarlo, a succhiare ogni elemento della sua vita. E' stata installata una web cam che fornisce immagini 24 ore su 24.
Mentre il mondo curioso controlla i sospiri della Madre dell'universo, circa 2000 turisti sono bloccati nei pressi di Lukla, in Nepal. Una fitta nebbia rende da giorni impossibile gli spostamenti. La Sacra Madre, pudica e stanca, si copre con un candido velo e ostacola lo sguardo di profanatori dell'ultimo minuti che credevano, pagando migliaia di dollari, di riuscire ad averla comodamente. Preferisco ricordare il fuggitivo sguardo che Le  ho dato durante il mio ultimo viaggio: gli occhi bassi davanti a Dio e alla potenza con la quale si manifesta.

Eid al-Adha: il Taj Mahal si tinge di rosso

Il Taj Mahal è solitamente accostato ad una magica storia d'amore. Tagore  definiva questo mausoleo incantato  "una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo".
La bianca luce delle sue pietre rievoca il luminoso splendore  che l'Imperatore Shah Jahan   vedeva nell'amata moglie Mumtaz Mahal.




I secoli hanno preservato questo amore donandocene il ricordo attraverso questa mirabile opera d'arte. 
Molti ritengono che non si possa lasciare l'India senza aver visitato questo splendore di marmi e luce che accoglie le spoglie dell'Eletta del Palazzo, morta prematuramente dando alla luce il suo quattordicesimo figlio.
Nel progetto dell'Imperatore c'era quello di costruire un mausoleo identico al primo, speculare, se non per il colore: il nero. I due mausolei sarebbero  dovuti essere collegati da un ponte d'oro sul fiume Yamuna in modo tale da unire i due sposi per l'eternità.
Ma il perfido Aurangzeb, quarto figlio dell'Imperatore, non rese ciò possibile e oggi ci è rimasta solo la candida casa del riposo eterno di sua madre.
Per ottenere il potere uccise inoltre i fratelli e cominciò a regnare discostandosi totalmente dal modello di suo padre.


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Oggi, davanti allo stesso magico scenario, si è celebrata una festa musulmana piuttosto importante, sentita e praticata in India così come nel resto del mondo. Si tratta di Eid al-Adha, la festa del sacrificio. I marmi del Taj Mahal si tingono di rosso per le migliaia di animali che vengono sacrificati. Viene commemorato il sacrificio del figlio di Abramo.
L'animale sacrificato deve essere integro, adulto e sano. Se non si riesce ad effettuare il sacrificio sarebbe opportuno inviare una somma di denaro ad un paese musulmano dove il sacrificio possa essere eseguito. Il povero animale deve poi essere diviso con un'altra famiglia o con famiglia bisognosa.
Le motivazioni che spingono questa festa sono comprensibili. Anche presso le comunità cristiane o hindu avvengono spesso sacrifici animali. E' difficile però accettare questa scelta: uccidere degli animali per ricordare un atto di obbedienza a Dio. 
Sarebbe opportuno ricordare tale obbedienza ogni giorno, rispettando chi abbiamo davanti; di qualsiasi essere si tratti.
Il Taj Mahal oggi si è macchiato di rosso.