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giovedì 3 dicembre 2015

River to River 2015

Deepa Metha
Anche quest’anno Firenze ospita il Festival River To River (giunto alla XV° edizione), un viaggio nell’universo del cinema indiano.
Sei giorni di proiezioni, confronti e dialoghi con il cinema del subcontinente, film inediti e incontri con esperti, registi e attori famosi.
QuandoDa sabato 5 a giovedì 10 dicembre 2015
DovePresso il cinema Odeon di Firenze
Quanto costa? Gli accrediti riguardano tutto il periodo del festival e costano 25 euro. Ma si può accedere anche a singoli eventi. Alcuni incontri sono gratuiti

L’argomento principe di quest’anno sarà il matrimonio indiano e la difficile scelta traquello d’amore e quello combinato.
Ma tanti altri saranno i temi trattati, dalle avanguardie dell’arte espresse sulla pellicola, fino alla difficile condizione degli indiani che vivono all’estero e vorrebbero trovare una loro dimensione sociale e culturale nelle moderne metropoli occidentali.
Non mancano anche quest’anno film, documentari e cortometraggi dedicati alle condizioni di vita in India tra ruoli sociali, professioni e grandi e contraddittorie città, al ruolo delle donne con la loro forza emotiva e fragilità e al cocente tema della partizione con tutte le sue conseguenze.
Attenzione particolare quest’anno verrà data  anche al disastro di Bhopal del 1984 e alle sue ripercussioni sanitarie, sociali ed emotive.
L’India rappresentata è quella al bivio tra una tradizione limitante e una tecnologia sempre più dilagante.
Da non perdere: la proiezione dell’ultimo film della regista Deepa Metha, Beeba Boys (I bravi ragazzi).
La bravissima e originale regista indo-canadese racconta la vita di un gruppo di giovani immigrati indiani di seconda e terza generazione alle prese con la criminalità organizzata di Vancouver.
Alla proiezione sarà presente la regista.
Della stessa, nel corso del River to River, verranno proiettati anche il recente Midnight’s Children (I figli della mezzanotte) tratto dall’omonimo romanzo di Salman Rushdie, nonché lo straordinario e pluripremiato Water (Acqua).
Per saperne di più leggi la recensione di Silvia Merialdo del libro: I figli della Mezzanotte di Salman Rushdie
Ci sarà spazio anche per il cinema ritrovato. Infatti anche quest’anno il Festival rispolvera un grande successo del passato: il film Meghe Dhaka Tara (La stella coperta dalla nuvola) di  Ritwik Ghatak, la famosissima pellicola che aprì la strada al movimento cinematografico ‘new wave’ a partire dagli anni ’60.
Molti anche gli incontri e gli approfondimenti. In occasione del quarantesimo anniversario della scomparsa del regista P.P. Pasolini, il Festival  ripropone gli Appunti per un film sull’India.
Si tratta delle riprese che il poeta effettuò a Bombay  nel 1967 e che prevedevano la realizzazione di un film con attori non professionisti.
Il fascino dell’India da scoprire per le strade sarà poi commentato da Giuseppe Cederna e Folco Terzani.
Il programma del Festival è disponibile qui
Se avete bisogno di informazioni per posti dove dormire e mangiare (indiano) a Firenze cliccate qui 

mercoledì 8 aprile 2015

Concerto Krishna Das

Il Potere del Mantra

percorso di NADA YOGA
Il percorso dell’individuo dalle origini ad oggi, attraverso lo studio e la sperimentazione dei codici di conoscenza contenuti nel suono e nella vibrazione primordiale.
Tecniche dei suoni e delle vibrazioni trascendentali, pratiche di rilassamento e meditazione tramite i Mantra Sanscriti e Tibetani con lo scopo di attivare processi di purificazione dei centri energetici a favore del benessere psicofisico.
con Krishna Dās      
Orari:     SABATO 11 APRILE '15 dalle 15.30 alle 19.00
                 DOMENICA 12 APRILE '15 dalle 9.30 alle 13.00

CONCERTO DI MUSICA ANTICA DELL’INDIA
(Shanty Raga) - Melodie di Pace

SABATO 11 APRILE '15 dalle 21.15 alle 22.45
Centro Yoga Yoko Associazione Sportiva Dilettantistica
Per informazioni: tel. 0422 33 17 92 cell. 339 88 37 429
Via Einaudi 4 Dosson di Casier  (TV)

domenica 4 maggio 2014

Amartya Sen a Venezia




Programma

11.00 Registrazione Partecipanti
 
11.30 Saluti Introduttivi
Carlo Carraro, Rettore Università Cà Foscari Venezia
Giorgio Orsoni, Sindaco Comune di Venezia
Giuseppe Fedalto, Presidente CCIAA Venezia
Fernando Zilio, Presidente Unioncamere Veneto
 
11.45 Oltre il Pil: riportare l'uomo e la società al centro per uno sviluppo economico equo e solidale
Gian Angelo Bellati, Segretario Generale Unioncamere - Eurosportello del Veneto
Roberto Crosta, Segretario Generale Camera di Commercio di Venezia
Fabrizio Pezzani, Università Bocconi di Milano
 
12.15 Amartya Sen
Professore Emerito presso la Harvard University, Premio Nobel per l’Economia nel 1998,
Chair Adviser della Commission on the Measurement of Economic Performance and Social Progress (Commissione Sarkozy)
  
13.00 Dibattito e conclusione lavori

E' prevista la traduzione simultanea
L'accesso sarà consentito fino ad esaurimento posti
Si prega di confermare la propria partecipazione registrandosi qui


Servizi Eventi
Università Ca' Foscari Venezia
T. 041 2348358

domenica 23 marzo 2014

Jhumpa Lahiri a Incroci di civiltà

Come ogni anno segnalo la partecipazione indiana o anglo indiana alla manifestazione culturale veneziana Incroci di Civiltà. Sabato 5 Aprile, alle ore 18.00, presso l'Autitorium di Santa Margherita di Venezia, sarà presente la scrittrice Jhumpa Lahiri.
Il rapporto della Lahiri con l'Italia è ormai di lunga data. Nata da genitori bengalesi e cresciuta a Londra e negli Stati Uniti, ha sempre avuto un rapporto difficile con la lingua nativa. La scrittura la avvolta  nella naturalezza dell'inglese e oggi la vita l'ha portata a vivere a Roma dove un'altra lingua, l'italiano, l'ha stregata e appassionata. Del suo interessante e intricato rapporto con le lingue  la Lahiri parla in una serie di brevi racconti che stanno uscendo sul settimanale Internazionale.
Il testo che l'ha resa nota al pubblico italiano è la raccolta di racconti L'interprete dei malanni. Opera che le è valsa il Premio Pulitzer per la narrativa del 2000.
I racconti della Lahiri sono esperienze lontane e vicine dall'India. Emerge il vissuto di chi risiede ormai lontano dal suo paese e cerca di ricostruirsi una vita. Ambientazione spesso americana, spesso legata la mondo universitario dei campus, spesso legata a giovani mogli non scelte e poi accettate. Emergono il dolore per la lontananza; lo sfondo della guerra per l'indipendenza del Bangladesh e la fratellanza bengalese in America; la povertà il dolore e la dignità del popolo indiano; la difficoltà di adattarsi ad una nuova vita; il successo e la sete di denaro e riconoscimento sociale.
In Una nuova terra (2008) protagonisti sono sempre immigrati (più spesso personaggi femminili) di seconda generazione dall’India o dal Bengala agli Stati Uniti, specchio evidente della situazione vissuta in prima persona dalla scrittrice stessa.
Dal romanzo Namesaze, L'omonimo, la regista Mira Nair ha invece tratto il celebre  film Il Destino del nome. Recentemente in Italia è uscito, sempre per l'editore Guanda, il romanzo La moglie. Questa volta la Lahiri sceglie un'ambientazione è quasi  totalmente indiana, quella di Calcutta. La storia di due fratelli molto diversi tra di loro e del nobile gesto di uno di loro: salvare una donna sola dall'ignoranza e crudeltà di una certa mentalità bengalese.

lunedì 24 febbraio 2014

Danza Dâsî a Roma

India, danze, 2010
Nei giorni 22, 23 e 24 febbraio 2014 dalle ore 11 alle 12,30, a Roma,  presso lo Ials, via Cesare Fracassini 60, si terrà un seminario di danza indiana Dâsî Attam diretto da Tiziana Leucci. Il seminario è aperto a principianti e livelli più avanzati.


Dâsî Attam, lett. la "Danza delle Dâsî ", è l’antico nome dello stile di danza eseguita in passato nei templi e nelle corti dell'India del Sud quale offerta rituale agli dei. Il Dâsî Attam utilizza un articolato lessico gestuale che combina i gesti delle mani con i movimenti del corpo e le espressioni del volto e degli occhi. Nel corso del seminario, aperto ad allievi principianti e più avanzati, si offrirà un’introduzione alla tecnica e ai principi di base con elementi di ritmica e di mimica. Si consiglia di indossare indumenti comodi, pantaloni larghi, tute da ginnastica o calzamaglie. I piedi devono rimanere scalzi.
POSTI LIMITATI - E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE
IALS via Cesare Fracassini, 60 - 00196 Roma Tel. 06 3236396 - 06 3611926
tizpulcino@hotmail.com

Dopo gli studi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, Tiziana Leucci si laurea in Discipline dello Spettacolo e Indologia all’Università di Bologna con una tesi sul teatro e la danza indiani. Si reca poi in India con borse di studio dei Ministeri degli Affari Esteri e dell’Università e della Ricerca italiani e del Ministero della Cultura indiano per continuare le sue ricerche storico-antropologiche, affiancate dallo studio pratico della danza indiana (stili Dâsîattam, Bharat Nâtyam e Odissi all’accademia di Kalakshetra e con maestri appartenenti alla comunità di devadâsî e rajadâsî (danzatrici del tempio e della corte), V.S. Muthuswamy Pillai e K. Venkatalakshamma), e dall’ insegnamento della Lingua e Letteratura Italiana presso la Madras University. Dopo dodici anni di permanenza in India (dal 1987 al 1999) si reca in Francia ed ottiene un dottorato di icerca in Antropologia Sociale sulla tradizione artistica e socioreligiosa delle devadâsî e rajadâsî, presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Autrice di varie
pubblicazioni sulla danza, tra cui una monografia adottata come testo d’ esame dalle Università (Devadâsî e Bayadères: tra storia e leggenda, CLUEB, Bologna 2005, p. 319), Tiziana Leucci è ricercatrice del CEIAS (Parigi), del Consiglio Internazionale della Danza (UNESCO Parigi) e delle Associazioni di Ricerca in Danza francese, italiana e europea . Divide il suo tempo tra le attività di ricerca, di danzatrice ed insegnante presso Università, Conservatori di Musica e Danza, Musei e
Teatri (La Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma).

Promozione a cura di Ass. Cult. Orchestés
www.danzaroma.org
orchestes@gmail.com

Ials
Via Cesare Fracassini, 60

Informazioni aggiuntive

  • data inizio:22-02-2014
  • data fine:24-02-2014
  • Indirizzo:Via Cesare Fracassini, 60 roma
- See more here

venerdì 21 febbraio 2014

Gundecha Brothers e Dhrupad in Italia

Segnalo questo interessantissimo workshop

“L’offerta della voce”
Viaggio nella forma musicale piu’ antica dell’India
Lo studio della voce e dei raga come forma di meditazione
 “I Raga sono soliloqui e meditazioni, melodie appassionate che disegnano cerchi e triangoli in uno spazio mentale, una geometria di suoni che può trasformare una stanza in una fontana, una sorgente, un lago.”- Octavio Paz

Il workshop propone un’esperienza coinvolgente e intensa di studio e pratica del canto e della musica Dhrupad, immersi nella natura della valle dei trulli. Si alloggia in trullo, in palestra o in campeggio, a stretto contatto con la terra rossa e i cieli blu, gli ulivi e il canto degli uccelli.
I pasti sono preparati insieme.
Il seminario è aperto a tutti

Il Druphad è lo stile più antico dello musica classica indostana che è sopravvissuta nella sua forma originale fino ad oggi. La tradizione del Dhrupad è una tradizione di notevole importanza nella cultura indiana.
La natura della musica del Dhrupad è spirituale. Si cerca di non intrattenere, ma di incitare sentimenti di pace e di contemplazione nell’ascoltatore. La parola Dhrupad è dedotta da DHRUVA costante stella serale che si muove attraverso la nostra galassia e PADA che vuole dire poesia. È una forma di musica devozionale che traccia la sua origine nel testo antico Veda SAM.
Per approfondimenti: http://dhrupad.org/


27 giugno 2014 – 3 luglio 2014
Casina Settarte
Strada Provinciale 17 Cisternino 
Ostuni a 6 km da Ostuni e 6 km da Cisternino Contrada La Chiusa Ostuni
Programma giornaliero:
Ore 6:30-7:00 Yoga-pranayama
7:30-8: Preparazione colazione
8-9.00 Colazione
9:00-10:00 Lezione di gruppo e lezione teorica. Pratica dei RAGA (successione di note su cui si basano la melodia e l’improvvisazione, Modi melodici), Tala, Ciclo ritmico, Laya, Tempo (medio lento veloce).
10-12 Lezioni individuali di 20 minuti per ciascun partecipante con Umakant, Ramakant e Akhilesh Gundecha12-12.30 Preparazione del pranzo insieme
12.30-13.30 Pranzo
13.30-15 Riposo
15-16:00 Passeggiata e lavoro nella natura
16-19 Lezioni individuali di 20 minuti per ciascun partecipante con Umakant, Ramakant e Akhilesh Gundecha19- 19:30 Preparazione Cena
19:30-20:30 Cena
20:30-22:30 Attività di gruppo, ascolto audio e video, discussioni sull’arte e musica, racconti, esperienze individuali, world music.
Sia nelle lezioni individuali che in quelle di gruppo, un Raga sarà insegnato in modo approfondito per tutti e settte giorni, e un altro Raga sarà insegnato ogni giorno a scelta di partecipanti.
Gundecha Brothers  
Umakant e Ramakant Gundecha sono tra i maggiori esponenti dello stile di musica Dhrupad. Sono tra i più attivi giovani musicisti del dhrupad nel circuito Indiano e internazionale. Nati a Ujjain in India Centrale, entrambi sono stati avviati in musica dai loro genitori.
I Gundecha Brothers  hanno ricevuto un’educazione universitaria convenzionale e hanno appreso l’arte vocale dhrupad sotto la guida del  celebre cantante dhrupad Ustad Zia Fariduddin Dagar e anche con Ustad Zia Mohiuddin Dagar (illustre interprete del Rudra Veena) alla scuola dhrupad Kendra in Bhopal.
I Gundecha Brothers hanno cantato in stile dhrupad la grande poesia Hindi di Tulsidas, Kabir, Padmakar, Nirala. Hanno registrato circa 40 cassette e CD con H. M. V, Music Today, Rhythm House, Senseworld Music, Sundaram Records, IPPNW Concerts Berlin, Navras and Audio Rec London. Hanno anche cantato per molti canali televisivi in India e sono stati trasmessi su radio inglesi, americane, tedesche, francesi, giapponesi e australiane.
Oltre ad essere parte integrante di tutti i prestigiosi festival musicali indiani, i Fratelli hanno anche eseguito e condotto laboratori in molti importanti festival internazionali di musica e istituzioni in circa 25 paesi in Europa, STATI UNITI, Australia, Giappone, Egitto, Singapore, Bangladesh, U. A. E e Hong Kong.
Hanno ricevuto M.P. Govt. Borsa di Studio dal 1981 al 1985, borse nazionali dal 1987 al 89, Ustad Allauddin Khan Fellowship in 1993, Sanskriti Award nel 1994; Kumar Gandharva Award nel 1998 dal Govt. di  Madhaya Pradesh;  Dagar Gharana Award della Fondazione Mewar nel 2001. Rajat Kamal – National Film Award per la migliore direzione musicale ( 2006); Puttaraj Gawai Award 2010 da Puttaraj Gawai Pratishthan, Dharwad;  e nel marzo 2012 il PADMASHRI uno dei più alti riconoscimenti civili indiani direttamente dal presidente dell’india .
Akhilesh Gundecha ha imparato a suonare il Pakhawaj dal Pandit Shrikant Mishra e Raja Chhatrapati Singh Judeo. E’ laureato in musica e in Giurisprudenza. Ha anche ottenuto borsa di Ustad Allauddin Khan Sangeet Academy, Bhopal e Govt. dell’India. Ha accompagnato molti di maestri del dhrupad come Ustad Z.F. Dagar, Ustad Fahimuddin Dagar, Pt. Siyaram Tiwari, Shrimati Asgari Bai, Dr. Ritwik Sanyal and Bahauddin Dagar. Egli ha anche svolto recital al Tansen Festival-Gwalior , all’Haridas Sangeet Samaroh di Mumbai, ed al Dhrupad Samaroh di Bhopal e in molti altri festival. E’ stato in tournée in Germania, Svizzera, Hong Kong, STATI UNITI e Canada.  E’ regolarmente presente alla Radio e alla televisione.

domenica 8 dicembre 2013

Lunch box in Italia

Difficilmente un film indiano arriva nelle sale italiane. Sorvoliamo ogni giudizio sulla serie estiva  della Rai "amori conturbanti" con canzoni  tagliate e trame stravolte.  L'opinione comune è che il cinema indiano sia indistintamente il Bollywood da 4 soldi pieno di costumi fluorescenti, machi dai modi grossolani e donne bellissime che ancheggiano ballando e cantando in playback. Niente di più sbagliato. Il cinema indiano è, come tutti quelli del resto del mondo, caratterizzato da un'infinita varietà di livelli di produzione. I film ballati e cantati sono certo presenti ma  gli spettatori indiani non si accontentano solo di questa offerta.

Quest'anno il bellissimo film Lunch box, diretto da Ritesh Batra, dopo aver avuto un grandissimo successo in India, è approdato al Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio del pubblico e, dal 28 Novembre, sbarca sugli schermi italiani. Qui il trailer e qui i cinema dove è in programma questa settimana.
E' un film delicato ma intenso, intriso da una forte poeticità. Una storia d'amore  e di solitudine che si sviluppa attraverso la cucina e piccoli messaggi capaci di toccare il cuore.
I traduttori hanno tradotto Lunch box, un'istituzione, una usanza comunissima in Inida, sorattutto a Mumbay,  con il termine "porta pranzo". Se proprio dobbiamo trovare un termine italiano perchè non "la pietanziera" , così da rievocare il Calvino di Marcovaldo? E' un termine legato a tempi ormai passati ma che racchiede forse di più la malinconia di colui che vive legato a ritmi lavorativi ripetitivi e senza toni di entusiasmo. E' proprio tramite un imprevisto, ad una pietanziera che arriva per errore, che la vita può assumere tutto un altro sapore. Bravissimo l'attore protagonista Irrfan Khan che abbiamo già apprezzato in D-Day (altro film 2013  notevole), Vita di Pi, Slumdog Millionaire e Mumbay Mery Jaan.
 Un applauso al cinema indiano.

lunedì 18 novembre 2013

Il Programma 2013 di River to River

Il programma 2013 del River to River è disponibile nel sito

Dopo la proiezione del film d'apertura al cinema Odeon venerdì 22 
novembre, è prevista una opening night allo storico 
Montecarla Club di Firenze, dalle 23.30 in poi, per ballare sulla musica 
bollywood e punjabi di Aery dj e sul funk di Biga dj.

lunedì 28 ottobre 2013

River to River 2013

Ringrazio ancora una volta Selvaggia Velo per le notizie inerenti l'imminente River to River 2013. Dopo il grandioso evento dello scorso anno, con il notissimo Amitabh Bachchan ecco le prime  proposte interessanti  per  quest'anno. Per saperne di più cliccate qui.


Dal 22 al 28 novembre al cinema Odeon di  Firenze arriva il  meglio
della cinematografia indiana contemporanea

La star e attivista indiana Shabana Azmi madrina del
13° River to River Florence Indian Film Festival

Alla Azmi sarà dedicata la prima retrospettiva italiana dei suoi film.
Il festival, dopo Firenze, sarà con il ‘best of’ al Nuovo Cinema Aquila di Roma
(29 novembre - 1 dicembre) e allo Spazio Oberdan di Milano (Febbraio 2014)


Sarà l’attrice pluripremiata e attivista indiana Shabana Azmi la madrina del 13° River to River Florence Indian Film Festival, unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, che si terrà a Firenze (Cinema Odeon, Piazza Strozzi 1) dal 22 al 28 novembre. In programma  oltre 40 film, tra prime nazionali, europee e mondiali e 4 eventi speciali, 1 retrospettiva, incontri con attori e registi e una mostra di arte contemporanea.

Shabana Azmi, attrice di oltre 120 pellicole, sarà l’ospite d’eccezione del festival - grazie al supporto dello store multibrand LUISAVIAROMA che sostiene l’arte e l’interazione tra le culture - e verrà omaggiata con la prima retrospettiva italiana dei suoi film, con la proiezione di capolavori quali Ankur (1974) di Shyam Benegal, Citta della Gioia (1992) di Roland Joffè e Fire (1996) di Deepa Mehta. La star è conosciuta in tutto il mondo anche per l’impegno nel sociale per i diritti delle donne e la lotta contro l’Aids, ed è rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione e ed è stata un membro dell’Assemblea degli Stati del Parlamento Indiano.


Il River to River, diretto da Selvaggia Velo, con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India in Italia e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, prosegue nel suo cammino di ricognizione nei territori del cinema indiano, per raccontare le mille facce di una realtà lontana e spesso poco conosciuta in Italia e in Europa, attraverso i film di registi noti e giovani talenti emergenti. La tredicesima edizione è suddivisa in tre sezioni: lungometraggi, documentari e cortometraggi.
 Sarà il pubblico a decretare per ciascuna categoria il vincitore del premio “River to River Bitebay Audience Award” che entrerà di diritto nella “collezione” di pellicole della Mediateca Regionale Toscana. Non mancherà il cinema di Bollywood, genere che sta riscuotendo consensi anche nel nostro Paese e, tra gli eventi speciali, il sodalizio artistico con l’Anifest - festival di cinema di animazione di Mumbai - presente con 5 cortometraggi di animazione in anteprima europea. Saranno inoltre proiettati 4 corti di altrettanti studenti
provenienti dal Film and Tv Institute of India e la Whistling Woods International, le due scuole di cinema più importanti del Paese.

Molti i momenti di approfondimento con attori e registi ospiti e altrettanti gli eventi collaterali: tra tutti lunedì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze con la Fondazione Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights/Europe e Nice Festival, in collaborazione con il River to River organizzano una giornata di conferenze sul tema del rispetto della donna (Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria), la giornata si concluderà con una proiezione serale sul tema della donna in India (Cinema Odeon). Durante il festival non mancheranno i momenti ludici, come  le lezioni di “danza Bollywood” (i balli tradizionali conosciuti dal grande pubblico grazie al cinema popolare indiano).

Una selezione dei “best of” e i film vincitori dell’edizione 2013 saranno proiettati a Roma, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, presso il Nuovo Cinema Aquila (via l’Aquila n.66) e, a febbraio 2014, allo Spazio Oberdan di Milano (Viale Vittorio Veneto n.2).

Il River to River Florence Indian Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana Mediateca, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e OAC Osservatorio per le Arti Contemporanee, l’Ufficio Nazionale del Turismo Indiano di Milano e in collaborazione con il NFAI - National Film Archive of India, Istituto Luce e Palazzo Tornabuoni.
La tredicesima edizione inaugura una nuova collaborazione con l'Azienda Salvatore Ferragamo, da sempre attenta al dialogo con il mondo dell’arte, della cultura e del cinema che entra per la prima volta nella rosa di sponsor della manifestazione.
Il festival si avvale anche del supporto dei seguenti sponsor: Coco-Mat, Instyle, Klopman, Hotel Roma, Pensione Canada, Obika Mozzarella Bar e Vini Mazzei.

Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano e in inglese.
Biglietto unico: intero 5 euro, ridotto 4 euro; biglietto giornaliero: intero 8 euro, ridotto (studenti, soci Coop, soci Arci) 7 euro.

sabato 27 luglio 2013

India: in cerca di refrigerio. गर्म दिन


In India, come in Italia, oggi si cerca un po' di refrigerio..........................
भारत और इटली में, अब हम एक थोड़ा 'ताजा चाहते हैं
Ognuno fa quello che può
हर व्यक्ति को अपने ही समाधान है


"केवल  प्रसन्नता ही एक मात्र इत्र है, जिसे आप दूसरो पर छिड़के तो उसकी कुछ बूँदें अवश्य ही आप पर भी पड़ती है        महात्मा गाँधी"

"Solo la felicità è un profumo che si cospargere sugli altri; poi alcune gocce ricadono su di voi »
 Mahatma Gandhi.

lunedì 20 maggio 2013

Musica indiana: tutto è possibile!

                                                     Il twist

   Beatles                                             
                     Toto Cutugno
                                  Pretty Woman
                                                                        Thriller
                                    Gan Gnam Style
                                                                        Titanic

Una cosa agli indiani si deve riconoscere nel principio di imitazione: il coraggio, la sfacciataggine e l'incredibile simpatia

lunedì 4 febbraio 2013

Hinduismo e Buddhismo italiani

Nepal 2007
Art. 8 Cost. 
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.



Tutte le religioni sono uguali. Ci abbiamo messo un po' a capirlo in Italia. Il sincretismo e il rispetto altrui non sono sempre stati il  nostro forte.
Dal 1 Febbraio però anche l'hinduismo e il buddhismo sono stati ufficialmente riconosciute dallo Stato italiano.
In Italia gli hindu sono circa 260.000, e non sono tutti extracomunitari! I Buddhisti circa 150.000., eccetto i simpatizzanti.
Dal 2016 sarà anche possibile versare la quota dell'8x1000 alle due fedi. Da tempo è già possibile donare il 5x1000.
Non sono molte le strutture italiane. In verità le differenze all'interno delle due fedi sono molteplici quindi è difficile trovare un censimento comune e veritiero.
I principali templi hindu sono a Mantova, Savona e Treviso. Maggiori informazioni si possono trovare presso l'UII, l'unione induisti italiana. Altri interessanti link si possono trovare qui.
Per il Buddhismo sono maggiormente presenti le scuole Theravada, Mahayana e soprattutto di Nichiren e Dzogchen; meno quello tibetano o di Vajrayana. Anche per il Buddhismo esiste una UBI, Unione Buddhisti italiani, così come molte associazioni e attività.

giovedì 15 novembre 2012

Amma: la forza di un abbraccio





In questi giorni Mata Amritanandamayi, detta Amma, è in Italia. La forza di un abbraccio può scaldare il mondo. Qui il sito italiano che organizza gli eventi e qui il video tratto dal Corriere della sera inerente l'incontro lombardo di stamane.
Amma ha dato vita ad un movimento, l'Embracing the world, partendo da un piccolo villaggio del Kerala. La forza empatica dell'abbraccio contiene la volontà di accettare l'altro e riscaldarlo di un calore materno.

lunedì 29 ottobre 2012

La corruzione e la burocrazia indiane

Questo vecchio film hindi racconta un'India rurale dove la semplicità non viene sempre ripagata.
Ottenere qualcosa di semplice significa fare file estenuanti, scontrarsi con persone che fanno finta di non capire, combattere con una politica corrotta dove ognuno fa i suoi interessi.
Gli uomini semplici non comprendono tali dinamiche. Una negazione, un disinteressamento, il frutto di una corruzione radicata possono significare perdere tutto quando si vive in povertà.
Ogni piccolo movimento diventa un fardello inestricabile della burocrazia e l'uomo semplice, il puro, non può che rimanere stupito davanti alla constatazione che esiste la possibilità di "non lavorare", di "far finta di lavorare". Per l'uomo semplice lavorare significa sopravvivere. La burocrazia complicata e la corruzione sono incomprensibili.
Un capolavoro lontano che rispecchia  parte del'India, e dell'Italia, anche di oggi.

giovedì 31 maggio 2012

In ricordo di Kaur Balwinde



Kaur ha pagato con la vita il suo desiderio di avvicinarsi all'Occidente e alle sue regole.
Restano un grido di disapprovazione e un silenzio imbarazzato.
Per non dimenticare Kaur e tutte le donne come lei

venerdì 13 aprile 2012

Rispetto all'India!

Il caso romano di intolleranza razziale nei confronti di un professore di inglese di nazionalità indiana è vergognoso. Episodi come questi dovrebbero allarmarci. L'intolleranza degli italiani verso popoli e culture che non conoscono è inaccettabile.
La cultura indiana ha tanto da insegnare agli italiani. Certo in India non manca la violenza, ma mi risulta difficile immaginare un indiano che aggredisce un italiano nella metropolitana di Delhi.
Quello indiano è un popolo straordinario che porta in sè un bagaglio di cultura certamente invidiabile. Ogni uomo è poi diverso e può avere i suoi difetti. Di certo accusare e malmenare qualcuno solo perchè indiano è indicibilmente vergognoso.
Gli indiani, tra le etnie presenti in Italia, hanno sempre mostrato collaborazione, dignità e impegno lavorativo. E' assai difficile trovare il nome di un indiano negli episodi di delinquenza locale.
Riflettiamo su chi sia realmente da accusare, da deridere o oltraggiare: se un indiano che svolge onestamente il suo lavoro da 11 anni in Italia, o un italiano che non ha neanche il metro per misurare la sua ignoranza e la sua pochezza.

lunedì 19 marzo 2012

L'India e l'Italia




L'India non odia gli italiani e l'Italia non odia gli indiani
Articoli come quelli pubblicati da Il Giornale questa mattina dovrebbero forse essere rivisti perchè creano allarmismi e falsa informazione
Diffondiamo, invece, informazioni utili 
Il turismo avventato e improvvisato può essere pericoloso in ogni parte del mondo
L'India ha sempre rispettato il nostro paese così come è vero il contrario