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giovedì 19 maggio 2011

Nepal:il ritardo della Costituzione e la fame del popolo

Gli amici nepalesi, pur nell'entusiasmo di una buona stagione turistica, fanno giungere la loro preoccupazione per l'attuale situazione politica. Il 28 Maggio scadrebbe teoricamente il limite per redigere la nuova Costituzione. In realtà la Commissione della nazione montana è paradossalmente in alto mare. Le proposte di estensione del limite si rincorrono e si fanno sempre più concrete. Le divisioni all'interno dei partiti sono  troppo forti ed evidenti. Le forze politiche sembrano non essere in grado di elevarsi al di sopra dei singoli interessi. Fino ad ora, rispetto al processo di pace, sembra scontato solo il reintegro degli ex guerriglieri, in una percentuale di almeno il 50%. Dopo tanto baccano sembra si sia giunti ad un risultato che i maoisti ritengono accettabile, se non addiritturasoddisfacente.
Il Rastriya Prajatantra Party (RPP-N) ha manifestato apertamente il suo dissenso alla proposta di un ulteriore ritardo delle operazioni riguardanti la Costituzione. Nella capitale Kathmandu si susseguono manifestazioni e cortei che spesso provocano blocchi stradali  e lo sbigottimento dei turisti occidentali.
Il presidente Khanal sollecita il Nepali Congress a sostenere l'iniziativa di prolungamento dei termini e rimprovera il governo per la mancata collaborazione. La polemica del presidente arriva velenosa anche a riguardo l'inettitudine del governo rispetto all'adempimento di un progetto che prevedeva un 33% di quote rosa nepalesi nell'esecutivo.
Mentre la politica arranca, il paese rischia l'ennesima crisi alimentare. Il PAM, il Programma Alimentare Mondiale dell'ONU, ridurrà a breve, per mancanza di fondi, l'approvvigionamento di cibo per  molte zone del Nepal Occidentale. Queste zone sono difficilmente raggiungibili, le strade hanno una cattiva manutenzione e il monsone, pesantemente in arrivo, infierisce sempre con una particolare efferatezza su questa parte della popolazione. A rischio sono più di un milione di nepalesi. Su vasta scala si teme, in primo luogo, per l'aumento dei tassi di mortalità infantile. Ci si augura che la politica segua al più presto la via del buon senso per appoggiare il paese e le sue difficoltà

sabato 19 marzo 2011

RiceChristian e politica in standby in Nepal



In Nepal, i cristiani convertiti da altre religioni vengono chiamati "RiceChristian". Il proselitismo è indubbio nel cristianesimo ma a volte è operato in modo illecito. In Nepal è presente un'impostazione della Costituzione  "anti-conversioni" già dal 1959.Sarebbe opportuno scegliere liberamente la propria religione, sopratutto in un paese dove la stragrande maggioranza della popolazione è hindu. Il video mostra chiaramente, attraverso una nota canzone cristiana (un po' kitsch), le tecniche di accostamento alla religione.
La comunità cristiana si dice preoccupata a causa dell'instabilità politica del paese. I cristiani non  sbagliano di certo a percepirsi come obiettivi sensibili di possibili azioni violente da parte del Nepal Defence Army, un gruppo estremista hindu che non vede di buon occhio le conversioni e le attività degli ultimi anni.

Difendere i cristiani nepalesi per il momento non è facile. Dopo l'elezione del nuovo Primo ministro Khanal, non si è riusciti ancora a trovare una soluzione per i ministeri degli Esteri e degli Interni, reclamati dai maoisti. Khanal si è assunto personalmente l'onere dei ministeri per temporeggiare e non cedere alle richieste.

Nel frattempo si auspica una risoluzione del processo di pace entro 40 giorni. Il Presidente indiano  M.Singh ha espresso preoccupazione per il ritardo di tale processo. L'instabilità nepalese potrebbe compromettere anche l'India. "The political parties should not prolong the peace process too much".
Hai ragione Singh, ma tra il dire e il fare.....

Il povero Khanal cerca di fare il suo meglio dichiarando umilmente che, dato il periodo di transizione, il governo non è in grado di occuparsi dei programmi di sviluppo economico. Non si può fare altro che auspicare, afferma Khanal, il progredire di settori già autonomi anche se in difficoltà: quello agricolo e quello energetico. Le stesse banche stanno incoraggiando gli investimenti e il credito nelle zone rurali. Nella società della globalizzazione e del Trade globale, il Nepal punta sulla cara e vecchia Fisiocrazia?
Appare evidente che il settore industriale non è ancora in grado di rialzarsi dalla crisi economica.
Potrà mai la politica sollecitare un miglioramento di questa situazione?

Il Presidente della Repubblica R.B.Yadav ha dichiarato che la democrazia è il sistema più adatto per portare la prosperità economica nel paese: "In Democrazy people are supreme". 
Non siamo certo alla solidità greca della democrazia, così come siamo lontani da quelle occidentali in genere; la strada è ancora lunga.  Ma quanto?

mercoledì 16 febbraio 2011

Nepal:Governo instabile pungolato dai maoisti

Quella che sembrava una svolta si è rivelata una bolla di sapone. Il 4 Febbraio il Nepal ha eletto il suo Primo Ministro  anche grazie al ritiro dalle elezioni del leader dei maoisti.  Dopo gli applausi per la scelta politica e la possibilità di formare un nuovo governo stabile, la delusione arriva proprio in merito al vecchio partito al potere.
Il leader Prachanda rivendica un presunto accordo pre-elettorare  con Khanal. In virtù di tale accordo, i maoisti richiedono i ministeri dell’Interno e della Difesa, nonché il reintegro dei guerriglieri maoisti nell’esercito regolare. Se ciò non dovesse accadere sarebbe prevista la formazione di un esercito parallelo formato esclusivamente da ex militanti.
Prachanda sa di avere il coltello dalla parte del manico. Se non verrà rispettato l’accordo non si otterranno i numeri necessari per il governo stabile. Il terremoto politico giunge proprio da coloro che sembravano aver assicurato la possibilità di un cambiamento.
I maoisti sanno bene che questo non è il clima sereno per redigere una Costituzione. Nel frattempo, mentre il 28 Maggio- la nuova data limite- si avvicina,  i membri dell’Assemblea costituente assicurano che ci saranno eguali diritto per uomini e donne. A garantire i diritti femminili in Nepal c’è la National Woman’s Commision che terrà un Meeting a Kathmandu nei prossimi giorni. Almeno qualcosa!


venerdì 4 febbraio 2011

Notizie dal Nepal:eletto il Primo Ministro

A differenza dell'Italia, dove la politica sembra andare a rotoli, il Nepal arriva ad una svolta. Le elezioni si sono concluse con successo. La riforma elettorale, la volontà di cambiamento, la stanchezza per una situazione ormai al limite e il passo indietro dei maoisti hanno portato all'elezione di Jhalanath Khanal,il leader del CPN-UML, il partito comunista marxista-leninista. Non è certo un volto nuovo per i nepalesi, ma si è scongiurata l'ingerenza maoista!
Il partito maoista negli ultime mesi ha ammorbidito le sue posizioni. Forse è proprio grazie alla decisione di Prachanda di ritirarsi che si è arrivati ad un accordo. 
Il governo in arrivo sarà formato da una coalizione di piccoli partiti, maoisti compresi. Il Congress party rimane all'opposizione.


Il nuovo Primo Ministro è  ben consapevole della situazione in cui si trova il paese:
"We must move ahead very quickly or once again be plunged into crisis," 
"Parliament's main task is to draft the new national constitution and I can assure you that we will achieve that under my party's leadership of the next government."


La posizione moderatrice di Khanal potrebbe essere decisiva  per il raggiungimento degli obiettivi comuni: il reintegro degli ex guerriglieri e la nuova Costituzione.
Nonostante il recente concludersi della missione ONU in Nepal, il segretario  Ban Ki-moon ha manifestato la sua approvazione.


E' opportuno augurarsi stabilità e progresso.