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sabato 15 febbraio 2014

Nepal e India: un futuro collaborativo?

Il nuovo Primo ministro del Nepal S. Koirala inaugura il suo mandato distendendo i rapporti con la vicina India. L'ambasciatore  indiano in Nepal, Ranjit Rae, ha fatto i complimenti al nuovo premier e ha dimostrato disponibilità ed entusiasmo per la possibilità di una visita in Nepal da parte di Manmohad Singh. L'ultima visita ufficiale in Nepal da parte del premier indiano risale al 1997.
I buoni rapporti con i "cugini" indiani potrebbero portare miglioramenti al Nepal per possibili investimenti riguardanti il settore della sanità, i trasporti ferroviari, l'energia idroelettrica e l'agricoltura. Un buon rapporto con il vicinato è inoltre indispensabile per pensare a politiche comuni in materia di sviluppo economico, turismo, sicurezza e lotta al terrorismo.
Per il momento la stampa indiana non si entusiasma. Gli iterati fallimenti di redazione costituzionale da parte del governo nepalese non  si possono certo dimenticare con il solo volto rassicurante ed onesto di Koirala e la sua promessa di successo entro un anno.
Non va dimenticato inoltre che Koirala ha ottenuto il consenso grazie alla mediazione maoista e che, per approvare la Costituzione, è necessaria la maggioranza dei due terzi dell'Assemblea. Staremo a vedere!

venerdì 21 settembre 2012

Bazar mein: la protesta in India

Dil ke bazar mein daulat nahi dekhi jaati,
Pyaar ho jaya to surat nahi dekhi jaati,
Ek hi insaan pe luta do sab kuch,
Kyoki pasand ho cheez to kimmat nahi dekhi jaati. 


Così recita una nota canzone hindi. Eh si...il bazar, il mercato è il luogo dei tanti incontri e della vita attiva e brulicante dell'India. In questi giorni gli indiani  manifestano il loro dissenso all'avanzare della globalizzazione e degli iper-mercati. Chi è stato in India o in oriente sa cosa rappresentano quei pittoreschi negozi, grandi o piccoli che siano, dove si vende un po' di tutto. Il bazar è il negozio, il dukan per eccellenza. E' il luogo dell'acquisto ma anche quello della chiacchierata mattutina, del chai di mezza giornata o del consiglio chiesto a quello che è il tuo dukandar da una vita.
L'apertura del mercato alle grandi multinazionali commerciali è una doccia fredda per i piccoli esercenti indiani. Ma la protesta non ha l'odore pungente delle spezie di un bazar, bensì quello di una cattiva aria politica riguardo un governo  la cui  stabilità è ormai agli sgoccioli. Il povero Singh  riuscirà difficilmente a placare gli animi; gli indiani fanno poco affidamento su di lui, soprattutto dopo le accuse del Bjp secondo cui lo stato indiano avrebbe perso più di 30 miliardi di dollari svendendo le miniere di carbone nazionali tra il 2005 e il 2009; Singh a quei tempi era ministro del carbone.
Le proteste indiane non colpiscono solo i probabili Walmart. Voci accorate si levano anche su temi qualli il salario e il prezzo dell gasolio. Autunno caldo anche in India in vista di nuove ed anticipate elezioni?

mercoledì 18 aprile 2012

Delhi ai nazionalisti hindu

Ennesima novità elettorale in India. Anche la municipalità di Delhi passa al partito nazionalisa hindu, il BJP. A Delhi il partito vince in 138 circoscrizioni su 272. Più che una scelta verso il partito di destra, quella profilatasi sembra una negazione del partito al governo. Delle recenti sconfitte del partito di Sonia Gandhi si era parlato recentemente. Il Primo Ministro Singh precisa che la campagna elettorale della municipalità di Delhi, la seconda più grande del mondo dopo Tokyo, si è svolta su temi locali quali l'aumento dei prezzi e la corruzione dilaganti, quindi il risultato deve essere considerato come locale e non nazionale.Non va dimenticato che il BJP aveva vinto le elezioni municipali anche nel 2007. Quale sarà la nuova strategia elettorale del Congress per riottenere consensi?

sabato 19 marzo 2011

RiceChristian e politica in standby in Nepal



In Nepal, i cristiani convertiti da altre religioni vengono chiamati "RiceChristian". Il proselitismo è indubbio nel cristianesimo ma a volte è operato in modo illecito. In Nepal è presente un'impostazione della Costituzione  "anti-conversioni" già dal 1959.Sarebbe opportuno scegliere liberamente la propria religione, sopratutto in un paese dove la stragrande maggioranza della popolazione è hindu. Il video mostra chiaramente, attraverso una nota canzone cristiana (un po' kitsch), le tecniche di accostamento alla religione.
La comunità cristiana si dice preoccupata a causa dell'instabilità politica del paese. I cristiani non  sbagliano di certo a percepirsi come obiettivi sensibili di possibili azioni violente da parte del Nepal Defence Army, un gruppo estremista hindu che non vede di buon occhio le conversioni e le attività degli ultimi anni.

Difendere i cristiani nepalesi per il momento non è facile. Dopo l'elezione del nuovo Primo ministro Khanal, non si è riusciti ancora a trovare una soluzione per i ministeri degli Esteri e degli Interni, reclamati dai maoisti. Khanal si è assunto personalmente l'onere dei ministeri per temporeggiare e non cedere alle richieste.

Nel frattempo si auspica una risoluzione del processo di pace entro 40 giorni. Il Presidente indiano  M.Singh ha espresso preoccupazione per il ritardo di tale processo. L'instabilità nepalese potrebbe compromettere anche l'India. "The political parties should not prolong the peace process too much".
Hai ragione Singh, ma tra il dire e il fare.....

Il povero Khanal cerca di fare il suo meglio dichiarando umilmente che, dato il periodo di transizione, il governo non è in grado di occuparsi dei programmi di sviluppo economico. Non si può fare altro che auspicare, afferma Khanal, il progredire di settori già autonomi anche se in difficoltà: quello agricolo e quello energetico. Le stesse banche stanno incoraggiando gli investimenti e il credito nelle zone rurali. Nella società della globalizzazione e del Trade globale, il Nepal punta sulla cara e vecchia Fisiocrazia?
Appare evidente che il settore industriale non è ancora in grado di rialzarsi dalla crisi economica.
Potrà mai la politica sollecitare un miglioramento di questa situazione?

Il Presidente della Repubblica R.B.Yadav ha dichiarato che la democrazia è il sistema più adatto per portare la prosperità economica nel paese: "In Democrazy people are supreme". 
Non siamo certo alla solidità greca della democrazia, così come siamo lontani da quelle occidentali in genere; la strada è ancora lunga.  Ma quanto?