venerdì 20 aprile 2012

AGNI NUCLEARE: IL NUOVO FUOCO BRILLA SULL'INDIA

"Lo splendore di 1000 soli scoppiò nel cielo"
                                   (Bhagavadgita)

"Io sono diventato morte, il distruttore dei mondi"
                                   (R.Oppenheimer, 16/07/1945)

Nella mitologia hindu Agni è il dio del fuoco, figlio del cielo e della terra; rappresenta la forza della luce ed è raffigurato come guerriero invincibile. Quello che è brillato ieri  sui cieli dell'Orissa, in India, è un nuovo fuoco. Agni V è il nuovo missile balistico intercontinentale studiato dal governo indiano in funzione anti-cinese. La stampa indiana lo ha definito "China killer". Con le prossime sperimentazioni di questo nuovo "divino" fuoco l'India si appresta ad entrare nel club delle super potenze nucleari insieme a Cina, America, Russia, Gran Bretagna, Francia e Israele. Il nuovo "giocattolino" indiano è costato 480 milioni di dollari. La corsa  indiana all'armamento nucleare è cominciata dal 1974, più in funzione anti-cinese  che anti-pakistana. Dopo il conflitto del 1962 il rapporto  tra i due paesi non si è mai disteso del tutto.
In un momento così delicato per l'economia indiana non si può far a meno di pensare agli investimenti possibili con  quel mezzo milioni di dollari.
A.Sen scrive "Le armi di distruzione di massa hanno un fascino tutto particolare; sanno generare un caldo senso di forza e di potere accuratamente separato dalla brutalità e dal genocidio che soli permettono di dirle potenti".
 Tra il 1974 e il 1998 l'India ha sostenuto una spesa militare annua pari allo 0,5 del Pil, l'equivalente  necessario alla scolarizzazione elementare per tutto il paese.
Già nel 1917 Tagore scriveva "Se nella sua avidità di potere una nazione moltiplica le armi a costo dell'anima, è molto più in pericolo dei suoi nemici"

mercoledì 18 aprile 2012

Delhi ai nazionalisti hindu

Ennesima novità elettorale in India. Anche la municipalità di Delhi passa al partito nazionalisa hindu, il BJP. A Delhi il partito vince in 138 circoscrizioni su 272. Più che una scelta verso il partito di destra, quella profilatasi sembra una negazione del partito al governo. Delle recenti sconfitte del partito di Sonia Gandhi si era parlato recentemente. Il Primo Ministro Singh precisa che la campagna elettorale della municipalità di Delhi, la seconda più grande del mondo dopo Tokyo, si è svolta su temi locali quali l'aumento dei prezzi e la corruzione dilaganti, quindi il risultato deve essere considerato come locale e non nazionale.Non va dimenticato che il BJP aveva vinto le elezioni municipali anche nel 2007. Quale sarà la nuova strategia elettorale del Congress per riottenere consensi?

martedì 17 aprile 2012

Nuovi diritti in Nepal

Pulizie di primavera in Nepal. Dopo 5 anni di sospensione migliaia di ex guerriglieri maoisti hanno trovato una collocazione nella società nepalese.6000 dei 9000  guerriglieri sono stati regolarmente assorbiti dall’esercito regolare. La conclusione del processo di pace vede sicuramente soddisfatta la Cina che guarda di buon occhio il rimpolparsi dell’esercito in uno stato limitrofo e amico.
Nel frattempo il paese continua a distinguersi per la lotta omosessuale. Qualche settimana fa sul Kathmandu Post era possibile leggere un articolo originale.  Sunil Babu Pant, presidente della Blue Diamond Society, l’organizzazione nepalese per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali,  ha scritto al fondatore di Facebook, Zuckerberg, per chiedere l’introduzione del “terzo sesso” nelle opzioni del profilo. Non è la prima campagna di questo genere in Nepal. Se ne è già parlato  qui. Dal 20011 è possibile indicare questa “opzione” sui documenti di identità. Il social network ancora non dà risposta.  Nell’attesa l’associazione organizza i primi giochi sportivi gay che dovrebbero svolgersi nella capitale a settembre.


Hanno visto riconosciuti ai loro diritti anche i  badi, una casta disprezzata in Nepal. Più di 50.000 persone (forse 100.000) appartengono a questa casta considerata più bassa  di quella dei dalit o dei fuori casta in genere.  I badi cantano, danzano e intrattengono in occasioni di feste o matrimoni. Più comunemente sono prostitute e non hanno famiglia, cognome o riconoscimenti sociali. Il governo ha concesso loro la cittadinanza. Il potere laico sta cercando di cambiare radicalmente il paese.

Lotta per i diritti diversa è quella riguardante il tempio di Pashupatinath. Più volte si è ricordata l’importanza di questo sito per  i nepalesi e per gli hindu.  Nel contenzioso tra autorità civili e religiose il governo l’ha spuntata.Dopo 1000 anni di gestione religiosa la zona sacra passa sotto il controllo del Ministero della Cultura. Il governo raggranella così un bel gruzzoletto dalle donazioni fatte dai fedeli: circa 50.000 euro al mese! Non ci si fidava più del Mul bhatta, il sommo sacerdote, o siamo semplicemente in tempo di crisi? Nonostante la decisione della Corte suprema vada contro la corruzione e le appropriazioni indebite dilaganti tra i bhandaris,  la reazione degli attivisti hindu e del  Padt non è stata delle migliori. Certo il passaggio alla gestione di sacerdoti solo nepalesi è vista come un successo, ma lo zampino della mano governativa sul tempio è percepito quasi come un atto sacrilego, almeno tra i credenti più tradizionalisti. La presenza di sacerdoti indiani, così come da tradizione, non sembra per il momento messa in pericolo.
Quest’ondata di laicismo e apertura al diverso accontenterà tutti? Il Nepal è davvero pronto alla modernità e al possibilismo estremo? Forse si.

venerdì 13 aprile 2012

Rispetto all'India!

Il caso romano di intolleranza razziale nei confronti di un professore di inglese di nazionalità indiana è vergognoso. Episodi come questi dovrebbero allarmarci. L'intolleranza degli italiani verso popoli e culture che non conoscono è inaccettabile.
La cultura indiana ha tanto da insegnare agli italiani. Certo in India non manca la violenza, ma mi risulta difficile immaginare un indiano che aggredisce un italiano nella metropolitana di Delhi.
Quello indiano è un popolo straordinario che porta in sè un bagaglio di cultura certamente invidiabile. Ogni uomo è poi diverso e può avere i suoi difetti. Di certo accusare e malmenare qualcuno solo perchè indiano è indicibilmente vergognoso.
Gli indiani, tra le etnie presenti in Italia, hanno sempre mostrato collaborazione, dignità e impegno lavorativo. E' assai difficile trovare il nome di un indiano negli episodi di delinquenza locale.
Riflettiamo su chi sia realmente da accusare, da deridere o oltraggiare: se un indiano che svolge onestamente il suo lavoro da 11 anni in Italia, o un italiano che non ha neanche il metro per misurare la sua ignoranza e la sua pochezza.

giovedì 12 aprile 2012

Libero!

dal Corriere della sera
 HO PIETA' DI COLORO CHE L'AMORE DI SE' LEGA ALLA PATRIA;
LA PATRIA E' SOLTANTO UN CAMPO DI TENDE IN UN DESERTO DI SASSI
                                                                                                             
                                                                                                           (CANTO HIMALAYANO)

mercoledì 11 aprile 2012

Letteratura indiana: lo sfondo del Kerala





Segnalo un nuovo libro di ambientazione indiana recentemente tradotto in Italia


UNA CASA DI PETALI ROSSI, di Kamala Nair. Editrice Nord
Qui  i link di approfondimento sul romanzo e sull'autrice