mercoledì 30 gennaio 2013

Gandhi ki jai!




"Non c'è occasione in cui le donne debbano considerarsi subordinate agli uomini. Le lingue proclamano che la donna è la metà dell'uomo e, a sua parità di ragionamento, l'omo è la metà della donna. Essi non sono due entità separate, ma la metà di una sola cosa." (Harijan, 23 marzo 1947, p.80)
Cosa sarebbe oggi l'India o il mondo intero se ci fossero realmente tanti piccoli Gandhi come questi?
"Le donne sono le speciali custodi di tutto ciò che vi è di puro e religioso  nella vita. Conservatrici per natura, se sono lente  a liberarsi dalle abitudini superstiziose, sono anche lente a rinunciare a tutto ciò che è puro e nobile nella vita" (Harijan, 25 marzo 1933, p.2)

Mahatma Gandhi. 30 Gennaio 1948. 30 Gennaio 2013


mercoledì 23 gennaio 2013

Donne nepalesi

Le figlie di Kisun Naue
Queste bimbe non vedranno più la loro mamma. Il peso di una cultura malvagia ha strappato loro l'attenzione di Kisun Naue, una donna di Nwalparasi (Lumbini). 26 anni, due figlie  e il peso di aver messo al mondo un'altra femminuccia. Il timore del commento negativo della comunità, le pressioni della famiglia, le preoccupazioni per la futura dote e la superstizione hanno portato Kisun a cospargersi di kerosene e a darsi fuoco. Ogni anno in Nepal migliaia di donne muoiono in circostanze tragiche, vittime di omicidio, misteriose scomparse o  forzati suicidi. La causa di tutto questo è tra le pieghe di una società che vede ancora la donna come essere inferiore. Le donne del Nepal, le donne dell'India, le donne del Bangladesh, le donne......

venerdì 18 gennaio 2013

Maghi: Il nuovo anno nepalese

Maghe Sankranti
Qualche  giorno  fa anche il Nepal ha festeggiato l'inizio del suo nuovo anno. Adire il vero i nepalesi non si tirano mai indietro quando si tratta di festeggiare un nuovo inizio, di qualsiasi genere esso sia: e allora va bene il nostro capodanno, quello cinese, quello tharu (il maghi appunto) e quello tibetano, il Losar.
Il 14 Gennaio si è festeggiato il Maghi, il Maghe sankranti. Il termine sanscrito si riferisce al percorso del sole da un rashi (un segno zodiacale) all'altro, da Dhanu (sagittario) a Makaru (capricorno). E' evidente la non aderenza con il nostro sistema di segni. Molti nepalesi ritengono infatti di avere più segni zodiacali, a seconda del calendario di riferimento: nepalese, gregoriano o tibetano. Si possono così accrescere le possibilità di fortuna (o di sfortuna).
Le dolci tentazioni nepalesi
Il bagno purificatore
Come in molte feste nepalesi, in questa auspiciosa occasione si celebra il passaggio ad una nuova fase della vita, una fase assolutamente positiva e ben augurale. L'inverno, particolarmente rigido quest'anno, sta per finire lasciando il posto alla primavera e alla stagione del raccolto.
Come per il Kumbh Mela attualmente in corso in India, anche in Nepal ci si fa il bagno nella confluenza di 3 fiumi. Tra questi c'è anche il caro e familiare Trishuli river.
La comunità Tharu, che sente particolarmente l'evento, è solita assegnare incarichi di una certa importanza sociale; da quelli delle forze armate a quelli più intimi e familiari all'interno delle mura domestiche. Si tratta di un impegno di responsabilità e serietà che varrà per tutto l'anno. I nostri buoni propositi per il buono anno? In un certo senso non ci si discosta molto da questo concetto. Ma venir meno alla responsabilità, al ruolo, all'impegno che si è preso durante il maghi non è poi così insignificante come il nostro non fare sport per perdere quei kg in più presi durante le feste natalizie.
L'occasione è buona anche per indossare abiti tradizionali, vedere  aggraziate danze (e ragazze) e mangiare  un po' di carne, insieme ai dolcissimi ladoo di cocco e sesamo, rigorosamente fritti nel ghee.
Il maghi è celebrato intensamente anche dai Newari  che chiamano la festività Maghe Sangrati Chyo Chaku Sanun.
Buon anno a tutti i nepalesi

martedì 8 gennaio 2013

Violenza in India: ne arriva una peggiore

"Si può applaudire con una mano sola? Non credo!"
Così la pensa il guru hindu Asaram Bapu.

"I colpevoli non sono solo i 5 stupratori. La ragazza ha colpa come i suoi stupratori. Lei avrebbe dovuto chiamarli fratelli e chiedere loro di fermarsi. Questo poteva salvare la sua dignità e la sua vita. Si può applaudire con una sola mano? Io credo di no"

E invece si può applaudire. Usando le mani di tutti quelli che dicono basta e gridano vergogna. Vergogna per una società che vuole nascondere le sue nefandezze. Una società ormai globale che non è più solo in India ma che in India si nasconde dietro santoni che pensano di poter dare sentenze sull'azione umana.
Vergogna! Vergogna!

lunedì 7 gennaio 2013

Basta con la violenza!

Anche in Nepal, come in India, sono cominciate le proteste contro la violenza sulle donne. Qualche settimana fa, all'Aeroporto Interazionale di Kathmandu, una giovane ragazza migrante di ritorno nella sua terra è stata violentata da un poliziotto. Adescata con la scusa di un controllo di routine è stata violentata e picchiata. Tre giorni fa , a Nord di Kathmandu, un ragazzo di 23 anni ha provato a violentare una bimba di 6 anni. 6 ANNI! Ora gli attivisti chiedono giustizia e lo fanno usando la tecnologia; on line è disponibile la petizione da inviare al Primo Ministro. Su twitter si rincorrono i messaggi che propongono di occupare la  residenza di Bhattarai.

Quello delle violenze è un problema grave che non esiste certo solo da oggi o dal 18 Dicembre, quando l'India sembra essersi svegliata. Qui le immagini forti di uno stupro e omicidio ai danni di due donne dalit nel 2010