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lunedì 18 novembre 2013

Nepal blindato alle soglie del voto

Nepal al voto
“On behalf of the Election Commission (EC), I request all citizens to take part in the elections fearlessly and cast vote independently,”
"A nome della Commissione elettorale ( EC ) , chiedo a tutti i cittadini di partecipare alle elezioni senza timore e con voto espresso in modo indipendente "
Sono le parole del Presidente della Commissine elettorale nepalese Nil Kantha Uprety ad un giorno dalle elezioni politiche.
La situazione, che negli ultimi giorni si è fatta più tesa, ha raggiunto il suo culmine in una sorta di segregazione interna. Da due giorni sono infatti stati sospesi gli ingressi e le uscite da e per l'India. Il paese è avvolto in una morsa di controllo e sicurezza. I confini  di terra con la Cina restano per il momento aperti ma le forze di polizia dispiegate nella zona di Kodari aumentano di ora in ora. La circolazione di mezzi a Kathmandu è praticamente ferma. Molti nepalesi sono in viaggio da giorni per raggiungere il loro seggio. Alcuni sono costretti a spostarsi a piedi dato il pericolo legato agli episodi di attentato sui mezzi pubblici dei giorni scorsi. Quest'anno i nepalesi si cimenteranno con il rinnovato sistema elettorale proporzionale. Tale nuovo metodo scontenta molti perchè in verità non garantisce un'adeguata rappresentazione delle diverse etnie nepalesi. Quello del federalismo è uno dei motivi della profonda crisi del governo maoista iterato. 120 etnie e 120 lingue sono difficile da fa andare d'accordo; soprattutto se il potere centrale non riesce a garantire solidità e costanza nelle azioni di governo. I nepalesi non vedono nessuna possibilità in questa nuova tornata elettorale. Se si esclude qualche volto giovane e nuovo, i politici in lizza per il potere sembrano essere sempre gli stessi. Quale dunque il cambiamento possibile se negli ultimi 5 anni non si è riusciti ad ottenere significativi miglioramenti?
Nel frattempo i maoisti intransigenti danno fuoco alle sedi elettorali e distruggono conpiuter e registri. Il monito di Uprety e l'invito al rispetto della democrazia sembra avere scarsa incisività. e mentre. E mentre Amnesty international si indigna per le torture inflitte ai nepalesi in Qatar,  il popolo rimansto a casa si raccoglie in casa e guarda alla giornata di domani con trepidazione e preoccupazione. Una nuova condizione economica in Nepal potrebbe infatti significare il reinpatrio di tanti giovani ora in difficoltà e "schiavitù" negli emirati arabi.

lunedì 27 maggio 2013

Nepal: i libri e i sogni rubati ai bimbi

Kathamndu 2009
La corruzione e la frode colpiscono anche i bambini e il diritto all'istruzione. Nonostante lo stanziamento da parte del governo nepalese di un miliardo e mezzo di rupie per la distribuzione gratuita dei libri di testo scolastici, mancherebbero all'appello più di un milione di testi. Responsabili della frode sarebbero la Janak Sikshya Samagri Kendra e la Sajha Publication.
L'istruzione in Nepal è un diritto non scontato. Molti bambini non riescono ancora ad accedere liberamente a questa preziosa risorsa. Per alcuni è addirittura impensabile raggiungere ogni mattina la scuola più vicina, quando ne esiste una.
Rubare ai bimbi e al loro futuro significa rubare il futuro dello stesso paese.
E mentre i bimbi sfortunati rinunciano ad un futuro, quelli ricchi fanno un giretto alla diciasettesima fiera del libro in centro città per comprare gli ultimi best sellers occidentali