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sabato 19 marzo 2011
RiceChristian e politica in standby in Nepal
In Nepal, i cristiani convertiti da altre religioni vengono chiamati "RiceChristian". Il proselitismo è indubbio nel cristianesimo ma a volte è operato in modo illecito. In Nepal è presente un'impostazione della Costituzione "anti-conversioni" già dal 1959.Sarebbe opportuno scegliere liberamente la propria religione, sopratutto in un paese dove la stragrande maggioranza della popolazione è hindu. Il video mostra chiaramente, attraverso una nota canzone cristiana (un po' kitsch), le tecniche di accostamento alla religione.
La comunità cristiana si dice preoccupata a causa dell'instabilità politica del paese. I cristiani non sbagliano di certo a percepirsi come obiettivi sensibili di possibili azioni violente da parte del Nepal Defence Army, un gruppo estremista hindu che non vede di buon occhio le conversioni e le attività degli ultimi anni.
Difendere i cristiani nepalesi per il momento non è facile. Dopo l'elezione del nuovo Primo ministro Khanal, non si è riusciti ancora a trovare una soluzione per i ministeri degli Esteri e degli Interni, reclamati dai maoisti. Khanal si è assunto personalmente l'onere dei ministeri per temporeggiare e non cedere alle richieste.
Nel frattempo si auspica una risoluzione del processo di pace entro 40 giorni. Il Presidente indiano M.Singh ha espresso preoccupazione per il ritardo di tale processo. L'instabilità nepalese potrebbe compromettere anche l'India. "The political parties should not prolong the peace process too much".
Hai ragione Singh, ma tra il dire e il fare.....
Il povero Khanal cerca di fare il suo meglio dichiarando umilmente che, dato il periodo di transizione, il governo non è in grado di occuparsi dei programmi di sviluppo economico. Non si può fare altro che auspicare, afferma Khanal, il progredire di settori già autonomi anche se in difficoltà: quello agricolo e quello energetico. Le stesse banche stanno incoraggiando gli investimenti e il credito nelle zone rurali. Nella società della globalizzazione e del Trade globale, il Nepal punta sulla cara e vecchia Fisiocrazia?
Appare evidente che il settore industriale non è ancora in grado di rialzarsi dalla crisi economica.
Potrà mai la politica sollecitare un miglioramento di questa situazione?
Il Presidente della Repubblica R.B.Yadav ha dichiarato che la democrazia è il sistema più adatto per portare la prosperità economica nel paese: "In Democrazy people are supreme".
Non siamo certo alla solidità greca della democrazia, così come siamo lontani da quelle occidentali in genere; la strada è ancora lunga. Ma quanto?
martedì 11 gennaio 2011
Sincretismo impossibile
In occasione dei recenti attentati ai cristiani copti si è discusso molto a proposito delle intolleranze religiose, delle persecuzioni di questi ultimi tempi.
Con una sommaria interpretazione sembrerebbe quasi che l'unica religione il cui culto è ostacolato sia quella cristiana, in tutte le sue forme.
In verità è opportuno riflettere sul fatto che il sincretismo pacifico è un qualcosa di profondamente difficile da realizzare, e non solo oggi.
La difficoltà da parte dell'uomo di vivere pacificamente rispettando le differenze altrui si è spesso nascosta dietro apparenti motivazioni di carattere territoriale, politico ed economico.
E' opportuno ricordare che a soffrire la persecuzione non sono solo i cristiani.
Gli esempi vicini e lontani sono innumerevoli. Si va dal genocidio alla "semplice" intolleranza, più o meno violenta.
Lo sterminio degli ebrei è solo il mesto e tragico finale di una diffidenza verso i semiti perpetrata per secoli da popolazioni in tempi e loghi diversi.
Che dire poi delle crociate? Possiamo dire, oggi, che le motivazioni fossero solo di carattere economico -territoriale? Come interpretare la prospettiva di salvezza eterna, per chi moriva in battaglia, proposta da Urbano II nel 1095.?
E gli armeni? Una minoranza tristemente sgradita ai turchi!
Ancora oggi il conflitto tra israeliani e palestinesi infiamma l'Oriente.
Per rimanere in ambito islamico, l'opposizione tra sciiti e sunniti non ha certo una valenza solo politica!
Dal 2007 si sottolinea la tragica condizione dei cristiani in India. In stati come l'Orissa, il Gujarat e il Karnataka gli episodi di intolleranza sono numerosissimi.
Ma chi è veramente "il cattivo"?
Il contrasto tra hindu e musulmani insanguina il paese da anni.
Le ingerenze dell'estrema destra hindu (e non solo) nel paese non sono certo un mistero.
Non ci sono buoni e cattivi. La verità è che non esiste una religione più perseguitata delle altre. Non esiste una religione più aggressiva o più terroristica. La verità sta nel fatto che l'uomo, per natura, vuole affermare se stesso.
Salman Rushdie, in una recente intervista, ha auspicato la possibilità di un mondo pacifico solo nell'eventualità che vengano eliminate le religioni. Ma l'uomo ha bisogno di Dio, quasi geneticamente, a qualsiasi longitudine. Fino a quando il nostro Dio, qualsiasi esso sia, vincerà sul "Dio-denaro", dobbiamo sforzarci di rendere la nostra convivenza il più possibile tollerabile e tollerante.
Gandhi scriveva:
TUTTE LE FEDI SONO VERE E IMPERFETTE
Con una sommaria interpretazione sembrerebbe quasi che l'unica religione il cui culto è ostacolato sia quella cristiana, in tutte le sue forme.
In verità è opportuno riflettere sul fatto che il sincretismo pacifico è un qualcosa di profondamente difficile da realizzare, e non solo oggi.
La difficoltà da parte dell'uomo di vivere pacificamente rispettando le differenze altrui si è spesso nascosta dietro apparenti motivazioni di carattere territoriale, politico ed economico.
E' opportuno ricordare che a soffrire la persecuzione non sono solo i cristiani.
Gli esempi vicini e lontani sono innumerevoli. Si va dal genocidio alla "semplice" intolleranza, più o meno violenta.
Lo sterminio degli ebrei è solo il mesto e tragico finale di una diffidenza verso i semiti perpetrata per secoli da popolazioni in tempi e loghi diversi.
Che dire poi delle crociate? Possiamo dire, oggi, che le motivazioni fossero solo di carattere economico -territoriale? Come interpretare la prospettiva di salvezza eterna, per chi moriva in battaglia, proposta da Urbano II nel 1095.?
E gli armeni? Una minoranza tristemente sgradita ai turchi!
Ancora oggi il conflitto tra israeliani e palestinesi infiamma l'Oriente.
Per rimanere in ambito islamico, l'opposizione tra sciiti e sunniti non ha certo una valenza solo politica!
Dal 2007 si sottolinea la tragica condizione dei cristiani in India. In stati come l'Orissa, il Gujarat e il Karnataka gli episodi di intolleranza sono numerosissimi.
Ma chi è veramente "il cattivo"?
Il contrasto tra hindu e musulmani insanguina il paese da anni.
Le ingerenze dell'estrema destra hindu (e non solo) nel paese non sono certo un mistero.
- Le migliaia di morti hindu e musulmane al momento dell'Indipendenza indiana
- Il massacro sikh nel 1984
- La distruzione della Babri Masjid nel 1992 ( fomentata dal BJP) e il massacro di musulmani del 1993 che ne è seguito
- Il Pogrom musulmano in Gujarat nel 2002: la vendetta per il presunto attentato contro un treno che trasportava pellegrini hindu (53!)determinò la morte di 2.000 musulmani, lo stupro collettivo di centinaia di donne e lo sfollamento di 150.000 persone
Non ci sono buoni e cattivi. La verità è che non esiste una religione più perseguitata delle altre. Non esiste una religione più aggressiva o più terroristica. La verità sta nel fatto che l'uomo, per natura, vuole affermare se stesso.
Salman Rushdie, in una recente intervista, ha auspicato la possibilità di un mondo pacifico solo nell'eventualità che vengano eliminate le religioni. Ma l'uomo ha bisogno di Dio, quasi geneticamente, a qualsiasi longitudine. Fino a quando il nostro Dio, qualsiasi esso sia, vincerà sul "Dio-denaro", dobbiamo sforzarci di rendere la nostra convivenza il più possibile tollerabile e tollerante.
TUTTE LE FEDI SONO VERE E IMPERFETTE
mercoledì 29 dicembre 2010
Natale in Nepal
....e mentre Benedetto XVI lamenta le persecuzioni dei cristiani nel mondo.....il Nepal permette una pacifica festività natalizia. I motivi sono economici, i motivi sono di stabilità. Ma, nonostante tutto, se il cristianesimo non fa proselitismo spinto, perchè non tollerarlo?
Nella graziosa chiesatta dedicata a Maria a Kathmandu anche i cristiani, quest'anno, si sentono sicuri.
Un po' di pace e certezza in Nepal, almeno dal punto di vista religioso.
Le stelline del Natale distraggono dall'ultimo tormentone, quello delle fonti di Wikileaks, secondo le quali il governo indiano avrebbe, non velatamente, appoggiato l'operato maoista in Nepal per scongiurare un rafforzamento della monarchia. Altri files denunciano il pagamento di ingenti somme di denaro da parte della Cina affinchè il governo neaplese arrestasse i tibetani.
Le luci natalizie saranno in grado di allontanare i riflettori da queste dichiarazioni?
Forse la luce di Diwali rimane, a buon merito, più sfavillante per i nepalesi. E quella della verità?
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