lunedì 10 maggio 2010
L'india a Venezia: incroci di civilta'
Come ogni anno si avvicina l'appuntamento con il festival veneziano della letteratura. E' ormai risaputo e scontato il legame tra la citta' mercantile con il mondo orientale. Oggi sono scomparsi i mercanti mori e le spezie alla Dogana ma la citta' continua a manifestare interesse attraverso la presenza della Facolta' di lingue orientali e eventi come quello di queste settimane.
Il festival comincia la prossima settimana, potete leggere qui il programma
www.incrocidicivilta.org
Tra gi ospiti ci saranno:
Héctor Abad, André Aciman, Hoda Barakat, Tishani Doshi, Marcello Fois, Antonio Franchini, Jennifer Johnston, Randal Keynes, Alberto Manguel, Anthony Phelps, Yu Qun, Alka Saraogi, Tiziano Scarpa, Vikram Seth, Masahiko Shimada, Mikhail Shishkin, Ko Un, Fariba Vafi, Zhu Wen, Zoë Wicomb, Jeanette Winterson, Hong Ying
E' da segnalare
20 maggio ore 15:00
Auditorium Santa Margherita
Mosaico india
Tishani Doshi
Antonio Franchini
Alka Saraogi
conversano con
Anna Nadotti
20 maggio ore 18.00
Teatro Malibran
Il ragazzo giusto
Vikram Seth
conversa con
Gregory Dowling e Marino Sinibaldi
Per oggi invece segnalo l'evento preparatorio
L'India contemporanea nello specchio della narrativa contemporanea a cura di Marco Zolli presso la Biblioteca di servizio didattico Zattere, Dorsoduro 1392 ore 17.30, Ingresso Libero
Questi autori saranno presenti anche a Torino in occasione del della Fiera del Libro in programma per questa settimana........quest'anno l'India e' il paese ospite
www.salonelibro.it
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2 commenti:
Cara Sonia, mi dispiace molto non avere avuto la possibilità di partecipare al festival veneziano...cominciano a esserci troppe cose interessanti per uno come me che ha tante curiosità e poco tempo! ma in fondo, questa pluralità di festival iniziative ecc. è un segno che l'Italia sta diventando un Paese meno provinciale di quel che era una volta.. Concediamoci un lusso: siamo ottimisti....:-) ciao, Marco
Caro Marco.
Hai ragione: agenda ricca.
Quest'anno, con qualche permesso a lavoro qua e là, riesco a partecipare a qualche evento.
L'Italia si sta svegliando è vero. Spero che non sia solo l'effetto Millionere-Matrimoni conturbanti. Una cosa però va notata: la mancanza, in Italia, di traduzioni riguardanti testi in lingua,in hindi, bengoli o tamil. Non ho nulla contro la letteratura in lingua inglese, anzi! Comunque ritengo si debba dare più spazio a quegli autori, e ce ne sono molti, che non vivono in Canada o negli Stati Uniti da 30 anni.
Anche per il cinema vale la stessa cosa. Bollywood non passa quasi affatto in Italia. Eppure ci sono produzioni ottime che farebbero impallidire i filmucci italiani da 4 soldi, per non parlare del cinema d'autore indiano...
Sulla minore provincialità di NOI italiani nutro dei dubbi ma sono d'accordo con te sull'ottimismo
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