mercoledì 2 ottobre 2013

Gandhi Jayanti

Gandhi Smirti, Delhi, Agosto 2013
Il 2 Ottobre 1869 nasceva Mohandas Karamchand Gandhi, la grande anima dell'India; guardava per la prima volta la sua terra a Porbandar, una cittadina del Gujarat
L'impronta che questo piccolo, grande uomo ha lasciato è profonda e importante. Ancora oggi, per gli indiani, Gandhi è Bapu, il padre della nazione.
Ma non sempre i figli ascoltano il loro padre. Nel 2009 Bhikhu Parekh scriveva su Limes: Cosa penserebbe Bapu se tornasse oggi in India? Lo Stato per il quale il Mahatma si era battuto e che aveva tanto amato oggi calpesta i principi del maestro. Corruzione, povertà, indifferenza e ignoranza rispecchiano il fallimento del progetto originario. 
La spartizione, le violenze, i massacri del Gajarat, della sua terra di origine.
E un mese fa è tornato anche l'incubo di Ayodhya: 38 persone sono morte negli scontri tra musulmani e indù a Muzaffarnagar, nell'Uttar Pradesh.



Dove sono i principi di pace e non violenza? Dove è finita oggi la memoria di Gandhi?
Rimaniamo fiduciosi per il futuro, quello di un grande popolo che sa sempre ripartire e mettersi in discussione.

3 commenti:

Nela San ha detto...

Mi sono chiesta tante volte perché siamo così corti di memoria per le persone e le cose migliori. Forse come amante dei gialli non dovrei dirlo, ma, questa nostra abitudine, ricalcata anche dai mass media ci porta spesso fuori strada.

Elisa Chiodarelli ha detto...

sì, buon compleanno a Gandhi, che se potesse esserci, vedrebbe quanto lavoro è rimasto da fare...
l'unica cosa da fare adesso, è non arrendersi!
:)

Unknown ha detto...

Memoria corta, cortissima!
Un caro saluto ad entrambe