sabato 13 febbraio 2010

La notte di Shiva


Ieri gli indù hanno festeggiato lo Shivaratri.Precisamente il rito si è svolto dalla mezzanotte di venerdì alle cinque di questa mattina (in Asia). E' una festa dedicata a Shiva. Si riferisce ad un antico mito in base al quale viene esaltata la luce di Shiva come guida nella notte.Un altro mito collega l'evento con il matrimonio tra Shiva e Parvati. L'unione divina dà vita al cosmo stesso.
Questa notte viene considerata la più lunga dell'equinozio. Si tratta di un momento di purificazione ed ebrezza.Un momento cosmologicamente "fausto", come direbbe Ramesh.
Questa festa è particolarmente sentita nei pressi di un tempio sacro al Dio. In prossimità dei fiumi sacri si riuniscono fedeli e sadhu. Vengono fatte offerte di fiori, riso e denaro. E' l'occasione giusta per vedere gli uomini di cenere in tutta la loro essenzialità. In questa giornata, che in realtà comincia alla mezzanotte del giorno precedente, i sadhu (e non solo) fumano più ganja del solito. L'uso di sostanze inebrianti, spesso di origine naturale, fa parte della venerazione di Shiva.
I collegamenti con l'invasamento dionisiaco sono infiniti e interessanti.
Il momento più bello è quello centrale della giornata quando, dopo i veda, vengono intonati i canti. I colori dominanti sono il rosso, il giallo e l'arancio. Gli strumenti più suonati le tabla.
I luoghi asiatici dove la celebrazione è più sentita sono Benares e Pashupatinath, il sito sacro shivaista di Kathmandu dedicato ai riti funebri sul fiume Bagmati.
La festa è molto sentita anche dai giovani che hanno l'occasione di passare una notte "diversa", senza limiti, verso i "sacri eccessi". Spesso le ragazze nepalesi sono intimorite dall'esuberanza giovanile shivaista e decidono di rimanere a casa!!!
Una tradizione vuole che nella sacra notte ci si debba astenere dal sonno e dal cibo.

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